“Ogni volta che il forte vento fa sollevare le onde i cittadini di Focene e Fregene non dormono la notte”
“E’ impensabile e inaccettabile, che dopo anni di segnalazioni e sopralluoghi di ogni ordine e grado, diffide agli organi gestori, discussioni in consiglio comunale, ordini del giorno, commissioni consigliari, petizioni, assemblee cittadine, lettere di associazioni di tutti i tipi, seminari e ogni sorta di attenzione al problema, che ogni volta che il vento torna a soffiare e a far sollevare le onde i cittadini di Focene e Fregene debbano non dormire la notte piuttosto che affidarsi agli dei di turno. Questo non è più tollerabile” è netto nelle sue affermazioni Massimiliano Chiodi, ex presidente della commissione Ambiente di Fiumicino, da sempre impegnato su questo ed altri temi di valenza ambientale e, fino ad oggi, delegato del Sindaco per le materie ambientali e di ecologia.
“L’allarmismo non è il mio modo di affrontare i problemi – sottolinea – e ne tantomeno quello di tantissimi cittadini e associazioni che come me aspettano da sempre una soluzione a questo problema che è diventato insostenibile, una intera porzione dunale, Riserva dello Stato, è stata cancellata dalla lentezza di una burocrazia che fa morti e feriti prima di spicciare le sue competenze”.
“Ci sono – aggiunge – intere zone esposte alla furia del mare e dei venti, esondazioni su vie fondamentali per il traffico cittadino, e un pericolo continuo per infrastrutture strategiche come la linea fognaria che va verso nord passando ormai in mezzo al mare”.
“Tutti gli interventi – incalza Chiodi – hanno il sapore del rimedio e non della programmazione, la domanda che tutti ci facciamo è questa: aspettiamo che il mare torni indietro oppure che avvenga una disgrazia?”.
“Agli atti ci sono decine di documenti che certificano le mie dichiarazioni e il lavoro di tanti altri e che nessuno potrà mai contraddire, io credo che non ci si deve mai approfittare della pazienza che i cittadini hanno dimostrato fino ad oggi, è ora di mettere la soluzione in opera e non su qualche stralcio di bilancio che rimane vita natural durante in attesa della determina di turno, nelle migliaia di carte di quello o del altro dipartimento di riferimento. Le soluzioni ci sono è ora di metterle nel mare!” ha concluso Massimiliano Chiodi.
