
La ministra De Micheli lascia intatti tutti gli interrogativi che finora non sono stati sciolti
L’audizione della ministra De Micheli, in commissione Trasporti della Camera, lascia intatti tutti gli interrogativi che finora non sono stati sciolti.
“Quale sarà la flotta della nuova Alitalia? Quanti gli esuberi? Quale Network? Quale missione avrà la compagnia di bandiera italiana? Con quali alleanze?” Sono queste le domande poste da Cub Trasporti fortemente preoccupato della situazione che si sta determinando.
“Se davvero il Governo – prosegue Antonio Amoroso segretario nazionale della Cub Trasporti – ha intenzione di rendere disponibili i 3 miliardi di euro è necessario ragionare su un piano che sviluppi la piena occupazione e il rilancio della compagnia di bandiera”.
“Tutti i lavoratori devono transitare dalla Alitalia Sai in amministrazione straordinaria alla nuova Alitalia – sottolinea Amoroso – inizialmente gestiti con ammortizzatori sociali, in attesa che il mercato del trasporto aereo italiano ridecollerà: una certezza che non può essere certo cancellata da una situazione drammatica ma provvisoria”.
“Lo smembramento di Alitalia – aggiunge – chiamato dalla Ministra ‘riassetto societario’, è stato confermato: una scelta miope ed inutile che punta a far entrare investitori privati nelle varie unità di business ma che ridurranno la compagnia di bandiera ad una vera e propria low-cost al servizio delle major europee e mondiali”.
“Infine – conclude Antonio Amoroso segretario nazionale della Cub Trasporti – la Ministra ha solleticato l’appetito dei prenditori nostrani e stranieri, assicurandoli che lo Stato uscirà dall’investimento: sarebbe invece ora che si ragionasse come rendere profittevole una nazionalizzazione che resta l’unica soluzione percorribile per una attività strategica com’è il trasporto aereo. Se il Governo confermasse questa rotta saremmo alle prese con un ‘volo’ al buio verso il nulla”.