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Aeroporto Leonardo da Vinci in primo piano

Biselli:”Futuro e Libertà denuncia l’inefficienza del Leonardo Da Vinci e chiede di avviare un serio progetto di rilancio dell’hub”

“Le parole di Bernabò Bocca, presidente nazionale di Federalberghi sulla disorganizzazione dell’aeroporto di Fiumicino, e quelle a stretto giro del cda di Gemina sulla necessità di un piano di ammodernamento e infrastrutturale del Leonardo Da Vinci, non debbono passare sotto traccia”. Lo dichiara il capogruppo di Futuro e Libertà di Fiumicino, Raffaello Biselli.
“Da tempo – sottolinea – Futuro e Libertà denuncia l’inefficienza del Leonardo Da Vinci e chiede di avviare un serio progetto di rilancio dell’hub, dando seguito con massicci investimenti agli annunci di AdR dei mesi scorsi. Le carenze strutturali dell’hub sono sotto gli occhi di tutti. Il traffico aereo, moltiplicato negli ultimi anni, destinato a crescere ancora, risente come sottolineato da Gemina della ‘saturazione delle strutture che, data la loro anzianità e nonostante le rilevanti manutenzioni, presentano criticità operative crescenti non solo nei momenti di picco’”.
“Futuro e Libertà – spiega Biselli – auspica ormai da mesi che AdR acceleri il piano di sviluppo infrastrutturale, avviato con i lavoro di realizzazione del nuovo terminal, e sblocchi gli investimenti promessi per affermare Fiumicino a livello europeo e mondiale. Per fare questo sarà necessario puntare forte sulla sicurezza, eliminando quelle le criticità che si riscontrano in un settore, l’handling, il quale con l’introduzione della cosiddetta deregulation ha subìto un contraccolpo in termini di efficienza e affidabilità. La pratica che ha aperto le porte a decine e decine di società e prodotto il classico gioco delle tariffe a ribasso – chiosa – non ha fatto altro che aumentare la precarietà e per certi versi la disoccupazione, minando alla radice il concetto di professionalità che ogni operatore deve necessariamente possedere per lavorare all’interno del Leonardo Da Vinci. Al contrario, un hub che voglia definirsi tale ed essere centrale nello scacchiere mondiale ed europeo, deve porre al centro del proprio progetto strutturale un piano investimenti che garantisca la sicurezza dei passeggeri e dei propri operatori”.
Non ultimo il piano di sviluppo e raddoppio del Leonardo Da Vinci. “Unica amministrazione a non aver ancora avuto ancora modo di visionare il progetto – denuncia il capogruppo di Fli – è stata Fiumicino. Auspichiamo quanto prima che AdR esca da questo cono d’ombra coinvolgendo anche la nostra città che più di altri soffrirà l’impatto acustico e ambientale. Impatto che dovrà essere per forza di cose compensato da un massiccio piano occupazione che dovrà agevolare i giovani di Fiumicino. Il giudizio di Fli, sul piano di raddoppio, proprio a causa di questa mancanza di informazioni non può essere pieno. I no a prescindere non servono a nulla, ma – conclude – non si può pensare di far digerire a una città, e penso a un’intera classe politica, un progetto senza che essa ne conosca tutti i dettagli”.
 
 
 
 

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