
“Ho rischiato il forfait ma non ho mai smesso di crederci”
di Dario Nottola
È proprio del “nostro” Edoardo Giordan la prima medaglia italiana al Campionato del Mondo di scherma paralimpica Iksan 2025. Sulle pedane coreane, nella competizione della categoria A, lo sciabolatore azzurro di Fiumicino, che vive a Torrimpietra, ha vinto all’ultima stoccata, con un emozionante 15-14, la finale per il terzo gradino del podio contro l’ucraino Manko, sigillo su una prestazione di grande cuore del 32enne di Fiumicino che rientrava proprio oggi in gara dopo un lungo stop per infortunio.
Nelle parole di Edo Giordan c’è non solo la gioia del podio, ma anche l’orgoglio per i tanti ostacoli superati in un periodo recentissimo, che oggi può ricordare e raccontare con emozione: “È il terzo bronzo consecutivo, dopo quelli del Mondiale di due anni fa a Terni e delle Paralimpiadi di Parigi 2024, ma stavolta ha un sapore ancora più speciale. Appena quattro mesi fa ho subito un intervento al polmone, sono stato fermo a lungo e ho temuto persino di dover dare forfait in Corea. Ma la voglia di esserci, di lasciare un segno anche in questo Campionato del Mondo, è stata più grande di ogni timore.
Ringrazio il preparatore Peppe Cerqua e tutto lo staff con il quale lavoro, l’intero team della Nazionale e anche Daniele Garozzo per le parole di conforto. Mi sono stati tutti vicino e io non ho mai smesso di credere nel mio rientro e in questa medaglia, che mi godo tutta in attesa di tornare in pedana domani con i miei compagni per la prova a squadre, un quartetto nuovo ma con tante ambizioni”.
Così il CT della sciabola paralimpica Antongiulio Stella: “Sono felicissimo per Edo e per tutto il gruppo. È una medaglia che ci dà grande carica a inizio Mondiale e che arriva appena quattro mesi dopo un serio infortunio che aveva fermato Edoardo. È stato davvero straordinario, ha sciorinato una prestazione da campione. Un podio meritatissimo”.
Nel suo esaltante percorso, Giordan ha battuto l’atleta neutrale Shaburov (15-5), il greco Ntounis (15-1) e il tedesco Haupt (15-7), fermandosi solo nelle battute conclusive della semifinale contro il cinese Cheng, che si è imposto per 15-13. Il portacolori delle Fiamme Oro, però, è tornato in pedana con ancor più voglia di prendersi quella medaglia che era già stata sua ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024 e al precedente Mondiale di Terni 2023: Edo ha lottato punto a punto contro Manko, arrivando sul 14 pari e piazzando il colpo decisivo che ha fatto esplodere la gioia di tutto il team Italia che lo supportava, guidato dal capo delegazione Bebe Vio.
foto Bizzi/Federscherma






