La società che gestisce l’aeroporto di Linate è stata condannata a risarcire 27 famiglie con 750mila euro per avergli provocato, con il rumore degli aerei, un danno biologico
Il Ministro dell’Ambiente, in una nota ufficiale, ha definito l’aeroporto di Malpensa, un disastro ecologico. Per la società Aeroporti di Roma che gestisce l’aeroporto di Fiumicino, tutto è in ordine, per loro non esistono inquinamenti.
La Regione Lazio ed il Comune di Fiumicino, incuranti dello stato di salute dei cittadini, da sempre, non hanno mai affrontato organicamente e sistematicamente il tema inquinamento e delle sue ricadute fra gli abitanti che vivono nelle vicinanze del sedime aeroportuale. Da quando è in funzione l’aeroporto, cioè cinquanta anni, non esistono studi e indagini sistematiche sull’inquinamento acustico e atmosferico.
La stessa ARPA Lazio non è dotata di adeguate attrezzature per effettuare detti rilevamenti.
Il silenzio tombale, da dieci anni, avvolge il tema dell’imposta IRESA, imposta che è a totale carico delle aviolinee civili che utilizzano per atterraggi e decolli gli aeroporti regionali, i proventi di detta imposta dovrebbero servire per acquistare le attrezzature di monitoraggio e controllo dell’inquinamento acustico e atmosferico ed inoltre dovrebbero essere impegnati per il risanamento ambientale e l’insonorizzazione delle abitazioni.
Sulla definizione dell’imposta IRESA, il Comitato Fuoripista prende atto dell’impegno pubblico preso dal Vicepresidente della Regione Lazio, onorevole Ciocchetti, di far aprire, presso l’Assessore onorevole Lolobrigida, un tavolo di consultazione per definire il regolamento applicativo dell’imposta.
Ci auguriamo che gli effetti di detto impegno, riassunto in una lettera inviata al al Vicepresidente della Regione Lazio, diano le risposte chi i cittadini di Fiumicino attendono da oltre dieci anni.
Comitato FuoriPISTA