
Tra riqualificazione del litorale e timori dei cittadini, un’idea per conciliare sviluppo e rispetto del territorio
A Fiumicino è in programma la realizzazione di un porto per navi da crociera da parte della società privata Fiumicino Waterfront. Un progetto che sta suscitando forti proteste, sia da parte di numerose associazioni sia da molti cittadini, preoccupati per l’impatto ambientale e paesaggistico dell’opera.
Va detto che la costruzione di un “porto turistico” potrebbe rappresentare un’opportunità positiva per il territorio. L’area del vecchio faro, infatti, versa da anni in uno stato di abbandono e degrado che trasmette solo tristezza. Ed è un vero peccato, perché si tratta di una zona sul mare di grande bellezza, che meriterebbe di essere valorizzata e restituita alla comunità.
Diverso è il discorso per le grandi navi da crociera. Molti cittadini non accettano l’idea di vedere questi veri e propri “mostri galleggianti” a ridosso della costa, con tutte le conseguenze che questo comporterebbe in termini di impatto visivo, ambientale e sulla qualità della vita.
Da qui nasce una domanda, e anche una proposta (vedi foto): non sarebbe possibile far attraccare le navi da crociera al largo, come già avviene per le petroliere? Una soluzione di questo tipo potrebbe ridurre l’impatto sulla costa, mantenendo al tempo stesso le opportunità economiche legate al traffico crocieristico.
Non sono un tecnico e non posso entrare nel merito delle soluzioni ingegneristiche o logistiche. Tuttavia, credo sia giusto lanciare questa idea, nella speranza che possa aprire un confronto serio e portare a una risposta da parte di chi ha le competenze per valutarla.
Lettera inviata da: Alberto F.
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