“La mia non è provocazione ma un suggerimento”
La mia non vuole essere certamente una provocazione, ma un’idea su una cosa che è reale, esiste e che potremmo qualora volessimo far diventare vera.
Facciamo di Villa Guglielmi un ospedale per la popolazione di Fiumicino. La struttura è sprecata per metterla a disposizione ad attori e cantastorie mediocri, o per veline dalle belle gambe che tentano di allietarci insieme alle zanzare le caldi notti dell’estate.
Sono state deliberate alcune centinaie di migliaia di euro per recintare questo parco che a mio avviso potrebbero essere investiti nell’acquisto iniziale di macchinari medici.
Potremmo fare di questa struttura uno delle più graziose ed efficienti case per l’ammalato. Ricordate, come quelle di una volta. Faremmo accorrere il meglio della medicina professionale e di pronto intervento, sale operatorie e camere per degenti a cinque stelle.
Un laboratorio per la ricerca chimica e medica ed un giardiniere che curerebbe quella fantastica struttura quasi come un roseto.
Ma sopratutto cureremmo la povera gente, quella che grida aiuto nella sofferenza.
Lettera inviata da: Alfonso Perella (Op. Ind.)
