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Autovelox alla Polizia Locale

In riferimento all’ultimo comunicato stampa emanato dall’Assessore alla Polizia Locale di Fiumicino Giancarlo Petrarca, il Comitato del Patto per Torrimpietra intende fare dei commenti

Occorre fare per prima cosa la solita premessa: Com.Pat.Tor. (e io personalmente) è pienamente convinto dell’utilità di usare tutti i mezzi possibili per prevenire gli incidenti stradali, in quanto considera l’automobile il più importante mezzo di distruzione di massa esistente al mondo, e tutti i numeri sono purtroppo qui a confermarlo. Detto ciò, sottolineeremo sempre come il modus operandi di Fiumicino sia volto a scopi ben diversi da quello della prevenzione degli incidenti, come dimostrato da tutte le operazioni fantozziane svolte negli ultimi anni.
Nella fattispecie è curioso notare come l’Assessore Petrarca citi una sentenza della Cassazione apparentemente a lui favorevole ‘pescandola’ (chissà come) in un oceano di sentenze che lo avrebbero dovuto costringere al dibattimento giudiziario da tempo. Ma nonostante il tentativo disperato di appellarsi a qualcosa di favorevole, anche in tal caso la sentenza va letta nella sua completezza: essa sostiene infatti che “…l’autovelox rientra tra le ipotesi in cui è ammessa la non contestazione immediata della infrazione a patto che sussista una specifica autorizzazione del prefetto …” , e in quest’ultimo concetto è posta la chiave di volta che sorregge tutta l’impalcatura dialettica: in linea di principio nessuna strada consentirebbe la contestazione differita, a meno che il Prefetto non individui validi motivi che rendano impossibile la contestazione immediata, in particolare: strade strette, mancanza di svincoli, parcheggi e/o piazzole di sosta, velocità consentita elevata (in genere sopra i 90 km/h), assenza di semafori: badate bene che NESSUNA di queste condizioni si realizza a Torrimpietra, località che potrebbe essere eletta a simbolo di come e dove si debba operare una contestazione immediata! Non ci è dato di sapere il tipo di documentazione fornita da Fiumicino al Prefetto per consentire la contestazione differita, lasciamo solo ai cittadini intelligenti trarre le dovute conclusioni.
Adesso, per concludere, leggiamo con un pizzico di amara ironia tutto il comunicato per evidenziarne magagne e contraddizioni, augurandoci che vengano presto adottate in tutti i comuni italiani quelle modalità preventive valide veramente a salvare vite umane e non a salvaguardare gli interessi economici degli amministratori pubblici, e anche in Italia abbiamo vari esempi di comuni virtuosi dove si è provveduto a seguire la strada etica preservando la morte p.es. di tanti bambini e non sfruttando le loro malattie per colpire scientificamente i loro genitori intenti a pensare a cose troppo gravi, ci riferiamo alla trappola creata a bella posta tornando dall’ospedale Bambino Gesù.
 
Lettera inviata da: Marco Dominici, Presidente Com.Pat.Tor.

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