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Centro di Raccolta Rifiuti

Una critica costruttiva


Differenziata … faccio la raccolta “stradale” da “sempre”, come da “sempre” smaltisco i rifiuti speciali nelle isole ecologiche di Roma Capitale dove risiedevo precedentemente. Premetto che la mia non vuole essere sterile polemica ma critica costruttiva.
 
Centro di Raccolta di Via del Pesce Luna:
– per entrare occorre registrarsi … ALL’UFFICIO POSTALE NO!
– dimostrare che si è in regola con il pagamento della TARI … ALTRIMENTI? SI POSSONO ABBANDONARE I RIFIUTI PER STRADA?
– viene registrato anche il numero di targa del veicolo … PER CAUTELARSI DAI POSSIBILI INCIDENTI VISTO IL CAOS CHE REGNA ALL’INTERNO DELL’AREA?
– dopo la schedatura, finalmente, si è accompagnati dal cortese personale in prossimità dei contenitori di smaltimento dei rifiuti … POSTI IN MANIERA CAOTICA ALL’INTERNO DELL’AREA.
– una sola autovettura davanti la mia e l’attesa si è protratta per 20 minuti, oltre qualche manovra con l’auto nell’angusto spazio d’ingresso/uscita  … MI CHIEDO, E SE SI PRESENTANO 5-6 MACCHINE CONTEMPORANEAMENTE???
 
Credo che sarebbe sufficiente che chi di dovere facesse visita ad una qualsiasi isola ecologica di Roma per riorganizzare, a costo zero, un Centro di Raccolta che ben disponga i cittadini a farne uso, perché com’è ora, credetemi, fa passare la fantasia di essere ligi al “dovere ecologico” ed “invoglia al malcostume”.
L’area di smaltimento dovrebbe essere separata dall’area di parcheggio/movimento dei mezzi di servizio, per ovvi motivi di sicurezza. Un percorso ad anello con i vari contenitori numerati differenziati per tipologia di rifiuto da smaltire, 2-3 addetti per indirizzare e controllare che lo scarico avvenga correttamente ed il cittadino in pochi minuti è fuori, felice e gratificato per avere contribuito a tenere pulito il territorio.
Con l’avvio del servizio di raccolta porta-a-porta il Centro di Raccolta assume maggiore valenza rispetto al passato. E’ necessario comprendere le esigenze dei cittadini e facilitarne l’obbligo di smaltimento corretto dei rifiuti, compreso l’olio esausto del tosaerba (che spesso le stazioni di servizio si rifiutano, a ragione, di accettare). Vi assicuro che ancora vige il malcostume di gettare l’olio vegetale usato nello scarico, con conseguenze disastrose per l’ambiente. Per smaltirlo correttamente occorre stoccarlo in casa in un recipiente abbastanza capiente, recarsi al centro di raccolta, vuotare il recipiente nell’apposito contenitore messo a disposizione, riportarsi il recipiente a casa, lavarlo e smaltirlo nel contenitore corretto (plastica/vetro/metallo). Quanti lo fanno? E se poi a questo si somma il tempo che occorre per raggiungere il Centro di Raccolta, il carburante consumato, il tempo snervante di attesa per l’accesso al sito, la difficolta di svuotamento del recipiente nel contenitore dedicato, la possibilità di macchiarsi gli indumenti, i contenitori dell’olio e l’area circostante predisposta difficilmente vengono tenuti puliti dagli addetti del sito di stoccaggio, ed il tempo di ritorno alla propria abitazione, in quanti saranno a smaltirlo correttamente nel rispetto dell’ambiente, del buonsenso e delle normative?
Paghiamo l’esosa TARI, differenziamo in casa quanto previsto e possibile, aiutiamoci a smaltire il resto dei rifiuti!
Per ultimo, capisco che l’avvio della differenziata porta-a-porta abbia creato una certa confusione e superlavoro ma gli operatori del numero verde 800.020.661 non sono contattabili e non hanno nemmeno risposto alla mia e-mail. Potenziate il servizio informativo specifico ora, dopo non avrà alcun senso!
 
Lettera inviata da: A.M.
 
Invia la tua lettera a: info@fiumicino-online.it
 
 
 
 
 
 

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