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Goletta Verde, buone notizie sul fronte qualità acque: entro i limiti il mare a Fregene davanti foce dell’Arrone

Legambiente: “Foci restano punto critico per il Lazio”

 

di Dario Nottola

 

Buone notizie, sul fronte della qualità delle acque, per il punto a mare, fronte foce del fiume Arrone, a Fregene, risultato entro i parametri di legge. È quanto emerge dal monitoraggio della 39esima edizione di Goletta Verde, la storica campagna estiva di Legambiente che solca i mari in difesa delle acque e delle coste. Lungo la costa del Lazio, complessivamente, il 50% dei prelievi campionati risulta oltre i limiti di legge.

 

E per Legambiente “il tallone d’Achille per le coste del Lazio restano le foci dei fiumi: è importante rendere più efficienti gli impianti di depurazione e avviare una campagna di controlli contro gli scarichi abusivi”. Metà dei punti campionati da Goletta Verde nel Lazio, dicevamo, è oltre i limiti: “Su 24 sono 12 quelli risultati oltre i limiti di legge, di cui 11 fortemente inquinati e 1 inquinato. Di questi 12 campioni oltre i limiti di legge, 8 sono stati prelevati alle foci di fiumi o canali e 4 a mare”.

 

I prelievi lungo le coste del Lazio – 12 punti campionati a mare e 12 punti campionati presso la foce di fiumi – sono stati svolti dai volontari e dalle volontarie di Legambiente tra il 14 e il 17 luglio mentre le analisi sono state affidate a laboratori sul territorio

 

“In provincia di Roma 7 punti sono risultati fortemente inquinati. In particolare, si tratta del punto alla foce del canale su Via Aurelia altezza km 64 nel comune di Santa Marinella; la foce del Fosso Zambra a Marina di Cerveteri; la foce del Rio Vaccina a Ladispoli e la foce del fiume Tevere tra Ostia e Fiumicino, tutti punti prelevati in foce. A sud del Tevere troviamo, fortemente inquinati, anche i campioni prelevati a mare presso la foce del fosso Grande a Marina di Ardea, all’altezza del depuratore comunale al Lido dei Gigli di Anzio e presso il canale Loricina (Via Matteotti) a Nettuno”, comunica Goletta Verde.

 

“In provincia di Viterbo 1 punto inquinato. Si tratta del campione prelevato alla foce del fiume Marta, a Tarquinia in provincia di Viterbo. In provincia di Latina 4 punti oltre i limiti di legge. In particolare, i punti fortemente inquinati in provincia di Latina sono alla Foce Verde (ponte Mascarello) a Latina; il prelievo presso la foce del rio Santacroce a Gianola, nel comune di Formia; lo sbocco del canale di scolo a sud della darsena a Scauri; e il punto a mare di fronte alla foce del Rio Recillo, entrambi nel comune di Minturno”, viene aggiunto.

 

Entro i parametri di legge limiti sono risultati: in provincia di Viterbo la foce del fiume Fiora; in provincia di Roma, il punto a mare, fronte foce del fiume Arrone, a Fregene, la foce del canale dei Pescatori a Ostia e il mare, presso la foce del canale Crocetta, all’altezza di via Filadelfia a Torvajanica nel comune di Pomezia. Entro i limiti anche il prelievo a mare, presso la foce del Rio Torto a Marina di Ardea. Passando alla provincia di Latina, entro i limiti sono risultati i prelievi effettuati a San Felice Circeo, presso la foce del fosso all’incrocio tra via Gibraleon e viale Europa; due punti a Terracina, accanto alla foce del fiume Sisto e accanto alla foce del fiume Portatore in località Porto Badino. Due i prelievi entro i limiti di legge a Fondi, uno alla foce del canale Sant’Anastasia, l’altro in spiaggia, all’altezza dell’incrocio tra Via Guado I e la Strada Consortile; il prelievo a mare, in corrispondenza del civico 469 di via Pilestra, a Sperlonga, e il prelievo presso la spiaggia Serapo (via Marina di Serapo) a Gaeta.

 

“I risultati del monitoraggio dei tecnici di Goletta Verde nel Lazio ci confermano che il sistema di depurazione deve essere migliorato e che è necessaria un’opera di contrasto agli scarichi abusivi – il commento di Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – Il tallone d’Achille sono le foci dei fiumi, infatti è qui che sono ben 8 dei 12 punti oltre i limiti di legge. Grazie al lavoro di Goletta Verde riusciamo a restituire lo stato di salute dei mari che bagnano le nostre coste, non diamo patenti di balneazione per interi territori ma evidenziamo le criticità da superare perché i dati migliorino. Troppi punti critici poi sono in aree di fortissima balneazione: qui bisogna aggredire velocemente le criticità per consentire un’economia del mare sana e sostenibile; altro appunto è da fare sui divieti di balneazione che non vengono rispettati, nel corso dei prelievi al canale Loricina a Nettuno è stata rilevata la presenza di molti bagnanti. Ci appelliamo alle autorità che monitorano la qualità dell’acqua, alla Regione e ai Comuni e ai gestori del servizio idrico che curano il funzionamento degli impianti di depurazione, perché il nostro bel mare migliori, e ci mettiamo a disposizione di tutti per indagare sulle cause e risolvere i problemi emersi”.

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