
Emerse forti criticità dalle verifiche di Astral nel tratto che va dalla rampa di accesso fino a via Mongolfier
di Valentina Fiordalice
Stato di allerta per il viadotto dell’aeroporto di Fiumicino. Per il ponte, che collega lo scalo aeroportuale con Isola Sacra, si va verso la demolizione e ricostruzione. Questo quanto emerso questa mattina, durante la conferenza stampa, indetta dal Sindaco di Fiumicino Esterino Montino e dall’Assessore Regionale alla Tutela del Territorio E Mobilità, Mauro Alessandri, dopo le verifiche effettuate da Astral, ente competente per il viadotto. Il tratto sotto esame è quello che va dalla rampa del Leonardo da Vinci fino a via Mongolfier. Circa 600 i metri interessati che rientrano in una parte mai sottoposta a intervento fin dagli anni Sessanta, anno della sua costruzione.
Diverse fasi attendono ora i cittadini e lavoratori di Fiumicino che dovranno fare i conti con il traffico, specie nelle ore di punta.
La prima fase prevede il proseguimento della limitazione del traffico veicolare sul viadotto con la carreggiata ridotta a una sola corsia per senso di marcia con limitazione del traffico a veicoli di peso inferiore alle 7,5 tonnellate.
Da oggi ai prossimi 45 giorni sarà, quindi, individuata e messa in opera la viabilità alternativa per alleggerire la mole di traffico prevista. In particolare saranno messi a esecuzione nuovi raccordi stradali, rotatorie e allargamenti della viabilità esistente. Sarà allargata via Portuense, nel tratto adiacente i capannoni Carsetti, e utilizzato anche parte del Corridoio C5.
A seguito di tale periodo e dopo le dovute verifiche sarà predisposto il progetto del nuovo viadotto. Saranno acquisiti i pareri tecnici e le autorizzazioni necessarie per avviare in seguito la gara di appalto.
La chiusura totale del viadotto avverrà, quindi, non prima di diversi mesi. Fino a quel momento Astral, Regione Lazio, Città Metropolitana e Comune di Fiumicino lavoreranno per alleggerire il traffico e limitare i disagi a cittadini e lavoratori.
“Dopo verifiche Astral sono emerse fragilità su un tratto di 650 metri dalla rampa di accesso fino a via Montgolfier, dove c’è la rampa che sale dalla via Portuense – ha dichiarato Montino – questo tratto, per una lunga assenza di manutenzione, dovrà essere demolito e ricostruito. Non ha problemi, invece, il tratto fino a Fiumicino sud che scavalca il Tevere, rifatto da Anas negli anni 90’. Stiamo già pensando alla viabilità locale urgente e alternativa, come l’apertura, in via di eccezionalità, dell’intero Corridoio della mobilità C5 della città metropolitana e la realizzazione di due rotonde, sulla via Portuense e vicino via Montgolfier, che dovrà essere pronta entro 45 giorni e prima che il viadotto venga chiuso”.
“Le verifiche sono state avviate da Astral già nel marzo del 2017 – spiega l’assessore regionale Alessandri – e ancor prima che succedesse l’evento di Genova. Procedimenti effettuati in tutta la Regione in questi ultimi cinque anni e che hanno aperto una nuova stagione di interventi. Stiamo strutturando anche una cabina di regia, tra tutte le istituzioni, per alleviare quanto più possibile i disagi alla popolazione. Si devono sfruttare al meglio questi 45 giorni per mettere in campo le soluzioni progettuali più idonee. Le tempistiche per le future soluzioni di demolizione e ricostruzione e per il procedimento risolutivo rispetto al viadotto dell’aeroporto, si capiranno comunque meglio nei prossimi giorni”.






