
Tra i social, tanti quesiti sui tempi, ancora incerti, e sul fatto se la viabilità alternativa ridurrà l’impatto negativo
di Dario Nottola
Dopo la vicenda ponte della Scafa, come era prevedibile, è già sindrome viadotto. All’indomani, infatti, dell’annuncio della demolizione e ricostruzione di un tratto, ammalorato, di 400 metri del viadotto Astral di via dell’Aeroporto, tra i residenti ed i pendolari di Fiumicino ed Ostia montano preoccupazioni ed interrogativi. Tra i social, tanti quesiti sui tempi, ancora incerti, e sul fatto se la viabilità alternativa che sarà messa in cantiere, entro 45 giorni, ridurrà effettivamente l’impatto negativo legato alla chiusura del viadotto e se si verificherà, giocoforza, un rischio congestione viaria all’interno della stessa città di Fiumicino, per via dei flussi di auto da e per Ostia.
A Fiumicino le opposizioni, intanto, si fanno carico di interrogativi: “Con la chiusura è un dramma e la città e l’economia rischiano di morire – afferma la vice presidente del Consiglio comunale, Federica Poggio (Gruppo Misto) – che la sicurezza sia assolutamente prioritaria non ci piove, ma non si capisce come mai solo a Fiumicino si continuino a chiudere ponti e viadotti. Prima il Ponte della Scafa, ora il viadotto. Ma perché non si è intervenuti prima, realizzando nuove strade di collegamento? Chiediamo un consiglio comunale straordinario”.
La Lega chiede alla Asl “l’immediata implementazione di punti di primo intervento” e suggerisce per Fiumicino “una Ztl su ponte Due Giugno dalle 16 alle 20, a tutela dei cittadini”.
Infine, il M5S Lazio, in una nota, rileva che “a circa un mese dall’audizione in Commissione Trasporti e dalle rassicurazioni ricevute da Astral circa i viadotti di sua competenza, veniamo a scoprire come uno di questi sia in condizioni talmente pessime da dover essere demolito. Crediamo sia il caso che Astral venga di nuovo in Commissione Trasporti e ci spieghi cosa non ha funzionato. Il nostro primo obiettivo sarà assicurarci che le misure adottate da Astral garantiranno non solo l’incolumità dei cittadini di Fiumicino e di tutti i pendolari che attraversano questo sfortunato tratto viario, ma che non verrà pregiudicata la viabilità, rendendo invivibile il territorio”.