Roberto Cini:” Attendiamo l’udienza del 10 marzo”
di Rosanna Somma
Tra abbandono, incuria e le migliaia di rifiuti restituiti dal mare e dal Tevere, il vecchio Faro di Fiumicino rischia il crollo.
Lo storico e suggestivo luogo del cuore della città, ad esso tanto legata, e che ha visto illuminarsi ormai più di cinquant’anni fà, deve fare i conti con il fallimento di una gestione “fantasma” che aveva promesso la realizzazione di un mega porto turistico.
Tutto fermo. Dopo l’importante mareggiata dello scorso mese, inoltre, l’intera area è stata interdetta, mentre cittadini, comitati e pescatori attendono risposte.
ROBERTO CINI:”ATTENDIAMO IL DIECI MARZO” “L’Amministrazione si sta adoperando per mettere in sicurezza la struttura e tutta l’area è in via di bonifica”, dichiara Roberto Cini, Assessore all’Ambiente.
“Dallo scorso novembre, inoltre, la gestione di tutta l’area è passata dalla Regione al nostro Comune. Questo – spiega Cini – ha permesso all’Amministrazione, grazie anche al prezioso contributo degli Assessori e dei Consiglieri regionali, tra questi, Michela Califano e Mauro Alessandri, di ottenere dei fondi, per un totale complessivo di 830 mila euro, che verranno utilizzati per la riqualificazione e la fioritura delle scogliere“.
“Per quanto riguarda le notizie del porto turistico – aggiunge l’Assessore – bisogna attendere l’udienza prevista per il prossimo 10 marzo, durante la quale una delle compagnie croceristiche dovrebbe subentrare con il nuovo progetto che prevede, inoltre, la ristrutturazione del vecchio Faro e dei bilancioni, considerati beni storici”.
“Se non dovesse andare in porto tale possibilità – conclude l’Assessore Cini – l’Amministrazione si farà carico di procedere con un nuovo progetto in un’ottica di riqualificazione ambientale”.
