
I sindacati ricevuti al Ministero dello Sviluppo Economico
Dopo la breve proroga concessa dal Giudice fallimentare per il deposito delle fidejussioni necessarie all’omologa del concordato i lavoratori e i sindacati di Alitalia Maintenance Systems sono scesi in piazza per l’ennesima volta per chiedere un interessamento delle Istituzioni alla vicenda della crisi aziendale che perdura da alcuni anni.
Dopo il sit-in davanti alla sede di Alitalia e quello davanti a Montecitorio degli ultimi giorni, ora finalmente qualcosa si muove e anche il Governo ha preso coscienza dell’imminente rischio di chiusura, dato che le sospirate fidejussioni ancora non si vedono, così come pure la giordana Panmed, che avrebbe dovuto ricapitalizzare l’azienda, si è nel frattempo defilata.
In attesa della imminente decisione da parte del Giudice fallimentare, le organizzazioni sindacali aziendali sono riuscite ad ottenere di essere ricevute, il prossimo 2 ottobre, da parte dell’VIII Commissione del Consiglio della Regione Lazio, quella che si occupa di Agricoltura, artigianato, commercio, formazione professionale, innovazione, lavoro, piccola e media impresa, ricerca e sviluppo economico.
Atitech, che dovrebbe essere il nuovo soggetto a partecipare al capitale di AMS e risollevarne le sorti, insieme ad Alitalia, invece, saranno ricevute al Ministero dello Sviluppo Economico il 1 ottobre.
Per Atitech la partecipazione nel capitale di Alitalia Maintenance Systems ha un elevato valore strategico: tramite l’acquisizione di questa azienda, il Presidente Lettieri mira alla creazione di un polo internazionale per la manutenzione aeronautica e per la manutenzione degli aerei di Alitalia, e ciò è anche dimostrato dal suo recente incontro con i vertici di Etihad ad Abu Dhabi.
La mossa di Lettieri appare convincente e utile sia a mantenere in Italia un polo tecnologico di eccellenza, sia a mantenere i livelli occupazionali, in ogni caso i tempi sono ormai strettissimi: i lavoratori tutti, i sindacati e i vertici aziendali attendono con ansia la soluzione di questa lunga e travagliata vicenda.
Alessandro Ranieri