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Tevere, prorogata fino a fine febbraio la ‘barriera acchiapparifiuti’

Nel primo mese di sperimentazione recuperati circa 500 chilogrammi di rifiuti


di Dario Nottola

Prorogata fino a fine febbraio la ‘barriera acchiapparifiuti’ posizionata sul Tevere, non lontano da Capo due Rami, per bloccare l’arrivo di plastiche e rifiuti vari fino al mare. Nel primo mese di sperimentazione erano stati recuperati circa 500 chilogrammi di rifiuti. La barriera mobile, posta da Castalia, è frutto di un progetto che vede insieme, su finanziamento della Regione, anche Corepla e comune di Fiumicino, che dai rifiuti riciclati riceverà arredi urbani.
 
“L’eccessiva produzione di rifiuti e l’insufficiente smaltimento di questi rappresentano oggi alcune delle crisi ambientali più gravi, e risultano indispensabili politiche efficaci ed incisive, da parte dei Governi e delle istituzioni. I risultati particolarmente significativi ottenuti con il posizionamento della ‘barriera acchiapparifiuti’ sul Tevere da parte della Regione Lazio, ci hanno dato una bella soddisfazionead affermarlo è la responsabile Contratti di Fiume della Regione Lazio Cristiana Avenali.
 
“E’ per questo – sottolinea – che abbiamo deciso di prolungare questa sperimentazione fino alla fine di febbraio. Già a oggi i chili di plastica recuperata e poi conferita a Corepla sono stati 500, unendo un prezioso risultato pratico a un alto valore simbolico dal punto di vista della consapevolezza e dell’educazione ambientale di ognuno di noi, e che ci porterà sicuramente al termine della sperimentazione, a un posizionamento della barriera più duraturo nel tempo e all’estensione del progetto ad altri corpi idrici del territorio”.
 
 
 

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