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Scuola e Covid-19: Emergenza pandemica plessi scolastici del territorio Isola Sacra

Le proposte del Comitato Cittadino di Isola Sacra e del Comitato Spontaneo Isola Sacra


“La situazione dell’emergenza pandemica sul nostro territorio la viviamo quotidianamente, evolve in una direzione pericolosa, e dobbiamo correggere i comportamenti non corretti per l’attuale contesto che tutti stiamo affrontando, anche in considerazione dello sviluppo di cluster familiari, soprattutto nelle famiglie che hanno i figli nelle varie scuole del nostro Comune e specificatamente dei plessi scolastici del territorio di Isola SacraLo dichiarano in una nota stampa i Presidenti del Comitato Cittadino di Isola Sacra e del Comitato Spontaneo Isola Sacra.
 
“Oltre ad un’informazione costante e dettagliata – prosegue – ed ai corretti comportamenti che comunque significano prevenzione, riteniamo necessario porre l’attenzione al mondo della scuola per una serie di temi che ci sono stati segnalati da tanti genitori che giornalmente affrontano le problematiche derivante dall’emergenza pandemica e sono preoccupati per lo stato di salute dei loro figli”.
 
“Il Comitato Cittadino di Isola Sacra ed il Comitato Spontaneo Isola Sacra congiuntamente hanno raccolto queste indicazioni in queste ultime settimane e vogliono portare all’attenzione dell’Amministrazione Comunale segnalandole e chiedendo risposte nei vari ambiti oggetto di segnalazioni. In questo periodo di emergenza sanitaria – viene sottolineato nella nota stampa – le istituzioni scolastiche hanno messo in atto misure per riaprire le scuole in “sicurezza”, nello specifico i plessi gestiti dall’amministrazione comunale di Fiumicino, scuole d’infanzia e asili nido sono stati organizzati rispettando le linee guida fornite dal Ministero, ma nonostante questa attenzione puntuale nell’applicazione delle norme si riscontrano quotidianamente le diverse difficoltà che si sono state segnalate dalla riapertura delle scuole nel mese di settembre:
– Assembramento fuori i cancelli delle scuole, dove potrebbe essere utile la presenza di associazioni di volontariato, che, oltre a gestire l’attraversamento pedonale , potrebbero far mantenere il distanziamento fisico per alunni e genitori
– Mancanza del personale docente per supplenze giornaliere
– Mancanza di collaboratori scolastici, non viene garantito il rapporto “a bolla” cioè un collaboratore a classe e le loro mansioni sono limitatissime rispetto agli scorsi anni, nello specifico si limitano al solo contatto visivo, se un bambino necessita di aiuto o di essere cambiato, ci hanno segnalato un atteggiamento non propositivo
– Mancanza del personale a.e.c. (assistente educativo e culturale) per i bambini disabili (ogni operatore ha minimo 2/3 utenti da seguire) e quando si parla di disabili soprattutto in questo momento così delicato, il rapporto deve essere 1:1 al fine di garantire il necessario supporto
– Pulizie, messa in sicurezza e manutenzione dei giardini scolastici, fondamentali e consigliatissimi per svolgere didattica all’aperto ed attività ludico-motorie, che non vengono effettuate in modo continuativo.
 
Ultimo importantissimo tema – viene spiegato nella nota stampa – è la situazione di messa in sicurezza dello svolgimento delle attività scolastiche in aula, dove i ragazzi soprattutto quelli più piccoli devono confrontarsi con situazioni di sicurezza quali banchi monoposto, distanziamento, scanner per la misurazione della temperatura corporea, igienizzazione delle mani, su questi temi abbiamo raccolto le numerose e preoccupate testimonianze dei genitori che lamentano l’uso della mascherina obbligatoria in classe in applicazione della norma pubblicata in G.U., in una condizione comportamentale statica”.
 
“La proposta – puntualizzano i Presidenti – che abbiamo raccolto dai genitori e che rappresentiamo è sostanziata da un uso di una visiera (vedi farmacisti) in alternativa alla mascherina cisto che gli alunni manifestano sintomi e disturbi respiratori in numero sempre crescente dovuto all’uso della mascherina in classe per tutta la durata delle lezioni. Inoltre sarebbe utilissimo (il fine settimana) per limitare i contagi, la sanificazione e disinfezione, con prodotti specifici o nebulizzatori, di tutto il perimetro scolastico compresi i giochi che risultano uno strumento ad elevata trasmissione del virus”.
 
“Alla luce di queste considerazioni degli argomenti che attengono alla salute dei ragazzi che frequentano le scuole si chiede all’Amministrazione – concludono i Presidenti nella nosta stampa – di presidiare i temi sopra esposti e fornire indicazioni puntuali rispetto ad una situazione molto complicata non solo per gli aspetti sanitari ma anche aiutando con soluzioni a livello organizzativo i ragazzi dal punto di vista sociologico, per ridurre al massimo gli impatti negativi che questi ragazzi purtroppo subiscono un disagio oramai da marzo di questo anno“.
 
 
 
 
 
 
 

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