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Sanità, scoppiano le proteste sul cambio appalto del Cup regionale

“Stipendi decurtati di 200 euro” i sindacati incontreranno l’assessore regionale alla Sanità il prossimo 10 settembre


Sabato 1 e lunedi 3 settembre ci saranno i passaggi di appalto che interesseranno centinaia di lavoratori che garantiscono il servizio del Centro Unico Prenotazioni del Servizio Sanitario Pubblico del territorio regionale e le società che subentreranno nella gestione hanno proposto ai lavoratori contratti di assunzione che, in alcuni casi, determinano tagli di retribuzione mensile che arrivano fino a  200 euro, su stipendi di lavoratori part time.
 
La denuncia dei sindacati “Ci risiamo: nel nostro territorio si sta consumando l’ennesima vergogna a danno dei lavoratori degli appalti – lo denunciano Filcams Cgil Roma e Lazio e Fisascat Cisl Roma Capitale e Rieti – immaginiamo cosa potrebbe accadere se non ci fossero questi lavoratori che rendono possibile l’accesso della cittadinanza al sistema sanitario per la prenotazione delle prestazioni, scelta e revoca del medico, emissione tesserini di esenzione, consegna dei ricettari, sportello servizio veterinario, ufficio relazioni con il pubblico delle ASL e diversi altri servizi indispensabili per l’utenza? Eppure tutto questo accade nel completo silenzio della Regione Lazio che, in qualità di committente, con gli accordi del 3 novembre 2015, del 5 dicembre 2016 e del 28 novembre 2017, si era impegnata, con le Organizzazioni Sindacali che rappresentano i lavoratori impiegati nei servizi CUP, per garantire i livelli occupazionali e retributivi degli operatori coinvolti”.
 
La Regione Lazio dov’è? La Filcams Cgil Roma e Lazio e la Fisascat Cisl denunciano di non essere state ancora convocate dalla Regione Lazio nonostante le numerose richieste di incontro inviate e chiedono un intervento della Presidenza della Regione Lazio, dell’Assessore alla Sanità e dell’Assessore al Lavoro perché le nostre Organizzazioni Sindacali sono convinte che garantire la buona occupazione a chi svolge i servizi sia indispensabile per la salvaguardia della Sanità Pubblica e dell’economia regionale.
 
Mobilitazioni “Continueremo la mobilitazione al fianco dei lavoratori, che stiamo incontrando nelle assemblee programmate, con i quali saremo in Presidio il 3 settembre di fronte alla sede della Regione Lazio, per l’affermazione del diritto al mantenimento dell’occupazione, delle retribuzioni e di un sistema sanitario di qualità”.

Prorogate le date dei subentri “La Asl Roma 2 e la Asl Roma 3 hanno accettato l’invito della Regione Lazio di posticipare l’entrata in servizio dell’azienda aggiudicatrice a dopo l’incontro che si terrà il 10 settembre con le organizzazioni sindacali in merito alla situazione dei lavoratori del Cup e dei servizi amministrativi. La Regione Lazio è impegnata nel pieno rispetto dell’accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali nel garantire la legalità e le garanzie occupazionali” Lo comunica in una nota l’Assessorato alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio.
 
La proroga per la Asl Roma 3 è solo fino al 15 settembre, per tutti la speranza è che il 10 si trovi una risoluzione al problema.
 
 
 
 
 
 
 

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