di Alessandra Zauli
 
Cittadinanzattiva, il Tribunale per i Diritti del Malato, dei Consumatori e del Pedone, associazioni legalmente portatori di interessi, intervengono sulla questione del Porto crocieristico, sollevando un problema importante, puntando l’attenzione sull’importanza e sulla difesa della salute dei cittadini di Fiumicino.
 
Abbiamo voluto approfondire la questione, espressa in una lettera aperta (Clicca qui) che Stella Zaso, Presidente di Cittadinanzattiva, ha inviato al Presidente del Consiglio Comunale Roberto Severini ed a tutta l’Amministrazione Comunale
 
“Dobbiamo pretendere - sottolinea Stella Zaso - che l’Amministrazione Comunale, Regionale ed il Governo, riguardo alla questione della costruzione del Porto croceristico, e non solo, rispettino il Principio Europeo della Precauzione”.
 
Ma scendiamo nel dettaglio, facendoci spiegare in cosa consiste il Principio Europeo della Precauzione
 
“Si tratta - puntualizza Stella Zaso - di valutare, prima di concedere qualsiasi tipo di autorizzazione, da parte di tutte le autorità competenti, la ricaduta che la costruzione di qualsiasi opera di infrastruttura, possa avere sulla salute dei cittadini, e questo, in merito alla costruzione di un’opera così grande ed impattante, come il porto croceristico, siamo convinti sia fondamentale ed imprescindibile”.
 
Il principio di precauzione, come tutti sappiamo, è un approccio alla gestione del rischio per cui, qualora sia possibile che una determinata politica o azione possa arrecare danno ai cittadini o all’ambiente e qualora non vi sia ancora un consenso scientifico sulla questione, la politica o l’azione in questione non dovrebbe essere perseguita. Tuttavia, è possibile riesaminare la politica o l’azione non appena si rendano disponibili maggiori informazioni scientifiche. Il principio di precauzione è stabilito nell’articolo 191 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
 
“Veglieremo passo passo, come sempre abbiamo fatto, facciamo e faremo - conclude Stella Zaso - affinché questo Principio venga rispettato e, qualora non dovessero sussistere le tutele nei confronti della salute pubblica, non si proceda con l’attuazione della costruzione del nuovo porto croicieristico".