
“Fiumicino ed Ostia sono in trappola” sui social la “rivolta” di pendolari, studenti e residenti
di Dario Nottola
Sapevano di andare incontro a prevedibili ed attesi disagi ma la pazienza dei pendolari oggi è stata messa a dura prova. E quindi sarà ricordata come una giornata da “bollino nero” per i collegamenti tra Fiumicino ed Ostia.
Era nelle previsioni, vista la riapertura di uffici e scuole, ma le conseguenze del senso unico alternato sul ponte della Scafa, per via dell’abbattimento sabato di una protezione laterale causa vento forte e dove fino a domani sono in corso i lavori Anas di ripristino, si sono fatte sentire forse più di quanto immaginato.
E sui social è ormai “rivolta” di pendolari, studenti e residenti (“Fiumicino ed Ostia sono in trappola”, è l’espressione forte usata da un utente sui social) dei due territori, che protestano per la situazione ed i disagi, con punte di attesa che hanno sfiorato le due ore per percorrere pochi chilometri, ma soprattutto chiedono che venga fatta definitiva chiarezza su quando cominceranno i lavori attesi da tempo del nuovo ponte della Scafa che dovrà mandare in pensione l’attuale ponte che ha 60 anni di vita.
Un’unica ininterrotta fila di auto: è la fotografia che si registra in serata, già dall’uscita della Roma-Fiumicino, a ridosso dell’aeroporto, su via dell’aeroporto, e nel senso di marcia opposto, a partire già dal borgo di Ostia Antica. Ripercussioni anche su via Portuense e nelle strade interne di Fiumicino. Una situazione che riporta a quella di fine estate scorsa quando il senso unico alternato fu adottato per un periodo dopo la chiusura temporanea del ponte.
Tuttavia, massimo entro mercoledì mattina – si stima – la “nuova emergenza”, come definita dal sindaco di Fiumicino Esterino Montino, che ha lanciato un appello a datori di lavoro e scuole sulla flessibilità di orario per lavoratori e studenti, dovrebbe concludersi. Ma il futuro comunque del quadrante del litorale, legato al ponte della Scafa e al viadotto di via dell’aeroporto, che andrà abbattuto per 400 metri e ricostruito, resta incerto e lascia preoccupazioni.






