
Confesercenti Ostia: “Siamo stanchi dei silenzi di una politica che non dialoga con le associazioni di categoria”
Sul Lungomare Amerigo Vespucci, sono stati affissi i cartelli, con la DD Numero Protocollo VO/3021/2025 del 15 gennaio 2025, avente come oggetto “Istituzione disciplina traffico provvisoria per avvio cantiere Pista Ciclabile-D.M. MIT 15 Dicembre2021, n.509 e ss.mm.ii. in Lungomare A. Vespucci”.
”Siamo perplessi ormai da diverso tempo sulla scelta dei tempi e dei modi di questa amministrazione, ci interroghiamo sul perchè sia sempre più lontano un confronto con le associazioni di categoria del territorio, e soprattutto perché in ogni scelta sembra intravedersi un attacco frontale, ormai anche poco nascosto alla stessa categoria Balneare” ha dichiarato Valentina Fabbri Biancone, Presidente di Confesercenti Ostia, dopo aver appreso la notizia.
“Perché trasformare qualcosa di bello e necessario per l’ambiente e la salute come una pista ciclabile, in qualcosa di distruttivo per il commercio stesso – incalza – Bastava confrontarci sull’ubicazione per evitare i problemi sulla sicurezza davanti agli ingressi degli stabilimenti balneari e delle spiagge, bastava anche tenere conto dell’opinione di chi vive e lavora nel territorio, il confronto serve proprio a trovare soluzioni più adatte a tutti”.
“Mi chiedo – aggiunge la Presidente Fabbri Biancone – come possa un anziano, oppure una persona disabile attraversare la pista ciclabile per accedere al marciapiede; mi chiedo come possano i numerosi fornitori, distributori di materie necessarie alla somministrazione ed allo svolgimento delle attività commerciali, continuare a lavorare senza ulteriori perdite di fatturato, con un cantiere in corso e tutte le difficoltà di scarico di parcheggio e viabilità già esistenti“.
“Sorge in me il dubbio che ci sia una volontà di danneggiare sempre la stessa categoria e di conseguenza tutti i dipendenti e lavoratori connessi al settore, e di continuare a fermare lo sviluppo di Ostia e della sua risorsa più preziosa che è il mare. Siamo diventati una città spenta, senza attrattive e con le serrande chiuse! Prosegue il calendario dell’anno Giubilare senza eventi degni di nota, un indotto sempre più in calo e ci interroghiamo sull’urgenza che il Comune di Roma ha di fare le gare affidare gli stabilimenti balneari per una sola stagione, pur avendo ottenuto grazie al governo una proroga fino al 2027 che darebbe la possibilità di fare le cose per bene e con i tempi giusti e non ulteriori errori di valutazione come ad esempio con l’alta valenza turistica per cui il Comune ha perso davanti al Consiglio di Stato. Abbiamo bisogno di una politica di Buon Senso e Cooperazione. Siamo stanchi dei silenzi di una politica che non dialoga con noi, con le associazioni di categoria, che non ci ascolta, e che non ci sostiene” ha concluso Valentina Fabbri Biancone