
Rosati: “La partecipazione di tutti è un elemento di garanzia per la buona riuscita di un servizio per l’intera comunità”
di Dario Nottola
Cittadinanzattiva lancia un appello alle Istituzioni ed agli organismi sanitari e civici per la realizzazione di un ospedale di comunità a Fiumicino. Un territorio assai vasto, con oltre 80mila abitanti, che ospita solo l’ospedale pediatrico Bambino Gesù a Palidoro e che ha come struttura ospedaliera più vicina, sul versante sud, quella del G.B.Grassi di Ostia.
“Lo scorso 26 ottobre a Fiumicino – afferma in una nota il Segretario Regionale Cittadinanzattiva Lazio Onlus, Elio Rosati – Cittadinanzattiva ha convocato un incontro per discutere di un eventuale progetto di attivazione di una struttura intermedia tra ospedale e territorio da individuare nel territorio di Fiumicino. Vi è un sostanziale accordo per discutere della possibilità di attivare un Hospice con 25 posti letto e relativa attivazione di assistenza domiciliare per 100 pazienti oncologici del territorio; è evidente che serve una ricognizione di luoghi dove inserire nel territorio comunale una struttura adeguata per tale progetto”.
“Chiediamo a ciascun soggetto di rendersi disponibile ad immaginare insieme l’eventuale fattibilità di tale progetto” aggiunge Rosati che interpella pertanto il Comune di Fiumicino, sindaco e consiglieri (“Avviare un dibattito pubblico in Consiglio Comunale per produrre un eventuale ordine del giorno”), il Direttore Generale della Asl Rm3, l’assessore alla Salute della Regione Lazio, la Fimmg ed i medici di medicina generale del territorio, i sindacati, le associazioni civiche.
“Oltre all’Hospice – spiega Rosati in una relazione – si può valutare l’ipotesi di verificare la possibilità di attivare alcuni posti letto per la fase post acuta dove la cura, l’assistenza e la dimissione domiciliare possa essere attivata con il concorso dei medici di medicina generale e il servizio infermieristico in un percorso che veda il paziente, in tutte le fasi, seguito dal domicilio all’ospedale e viceversa. Inoltre la struttura Ospedale di comunità potrebbe, verificando le disponibilità di spazi e professionisti pubblici, di un’area dedicata alla riabilitazione“.
Per Rosati si tratta di un possibile percorso di “Presa in carico di bisogni che il territorio richiede, e di cui ha oggettivamente necessità, dove il punto centrale è la costruzione di un network di professionalità, di enti, di competenze che, lavorando in un’ottica di integrazione, potrebbero realizzare servizi ai cittadini sia sul versante sanitario che sociale e che possano caratterizzare un modello di gestione delle fragilità rispondente ai bisogni dei cittadini”.
Al Direttore Generale della ASL RM3 Cittadinanzattiva chiede la disponibilità ad attivare “Analoghi percorsi di verifica dell’attivazione di percorsi di cura per le situazioni segnalate in collaborazione con la Regione Lazio. Ed ancora: l’organismo si appella ai sindacati per ribadire “la necessità della loro fattiva collaborazione per la creazione di servizi socio-sanitari territoriali vicini ai bisogni delle persone e alla promozione di percorsi anche lavorativi in questi servizi; infine, alle associazioni civiche del territorio ed al centro anziani di Fiumicino chiediamo di continuare a sostenere tale idea progettuale che avrà bisogno dell’apporto di tutti i soggetti, sia come singoli cittadini che come organizzazioni”.
In conclusione, per Rosati “E’ evidente che il percorso, qualora trovasse interesse fattivo dei diversi soggetti, sarà lungo, articolato e non di semplice e immediata soluzione. Ma la partecipazione di tutti i soggetti è un elemento di garanzia per la buona riuscita di un servizio che verrà reso alla comunità intera“.