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Nuovo Porto Commerciale di Fiumicino, si fa più concreta la sua realizzazione

Questa mattina Consiglio comunale straordinario per la presentazione del progetto


di Dario Nottola

E’ destinato a cambiare il volto della città. Ospiterà, con un ormeggio più sicuro, la più grande flotta pescherecci del Lazio, e vi attraccheranno navi da crociera, ro-ro e traghetti per i collegamenti con le Isole Pontine e la Sardegna. Si fa più concreta la realizzazione del nuovo Porto Commerciale di Fiumicino, il cui progetto è stato presentato questa mattina in un Consiglio comunale straordinario aperto.
 
“Sono ripartiti, sbloccata la procedura d’infrazione europea, l’iter burocratico e quello per il co-finanziamento della Bei-Banca Europea Investimenti – ha detto il Presidente dell’Autorità Portuale di Sistema, Francesco Maria di Majo – il nuovo Adeguamento Tecnico Funzionale, approvato lo scorso 30 ottobre allo scopo di adeguare il porto al recente sviluppo dei traffici marittimi a livello nazionale ed internazionale, è ora all’esame del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e il giudizio arriverà in tempi rapidi. Il porto fa parte del sistema integrato di portualità del Lazio e sarà, potendo intercettare parte dei 500mila crocieristi annui in transito all’aeroporto di Fiumicino, complementare al traffico crocieristico di Civitavecchia”.
 
“E’ una giornata importante dopo anni di lunga giacenza della procedura – ha spiegato il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino – l’approdo avrà un impatto economico e di sviluppo rilevante sulla città, con il transito di migliaia di passeggeri, sia per le autostrade del mare, che delle crociere, potendo sfruttare la vicinanza con l’aeroporto, che potrà essere collegato direttamente con un sistema people mover, una monorotaia con lo scalo ferroviario aeroportuale”.
 
Dopo l’approvazione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, potrà partire la fase esecutiva (2019) con un primo stralcio (da completare in 2 anni) con la Darsena Pescherecci (in considerazione delle criticità per l’accesso e l’attuale stazionamento della flotta pescherecci nel Porto Canale di Fiumicino) la cui banchina, nella parte nord, sarà destinata alla cantieristica navale. Lo stanziamento prevede il co-finanziamento di 165 milioni della Bei ed una quota restante legata ad investimenti privati con accordi commerciali crocieristici. Cinque anni in totale per ultimare tutta l’opera.
 
Il porto rappresenta il nodo di completamento di un sistema logistico strategico per la nostra Città e per la sua economia. Ma è anche un’infrastruttura fondamentale per l’Italia centrale, non solo per la posizione geografica, alle porte di Roma, ma soprattutto per la rilevanza degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti, quali l’aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci, Cargo City, Commercity, l’interporto, la nuova Fiera di Roma, il nodo autostradale tra corridoio Tirrenico e GRA.
 
Una grande occasione – sottolinea l’amministrazione – di sviluppo economico con la possibilità di raggiungere i nostri siti di interesse storico, naturalistico, turistico e archeologico e Roma anche attraverso la navigazione del Tevere.
 
Il Porto Commerciale si estenderà a nord della foce per un paio di chilometri e occuperà una porzione ridotta di area costiera, per lo più ricadente in ambito demaniale, ed una consistente porzione di specchio acqueo marino antistante la suddetta area. Subirà una separazione dei traffici: flotta pescherecci da una parte e traghetti riservati a passeggeri dall’altra. Il nuovo Adeguamento Tecnico Funzionale approvato lo scorso 30 ottobre allo scopo di adeguare il porto al recente sviluppo dei traffici marittimi a livello nazionale ed internazionale, con particolare riferimento al traffico crocieristico, prevede lo scambio di funzioni tra le aree e banchine destinate alla cantieristica navale (inizialmente collocate a ridosso della diga di sottoflutto) e le banchine destinate alle navi da crociera (inizialmente collocate in prossimità della darsena pescherecci).
 
Il progetto prevede l’allargamento dell’imboccatura portuale (da 170 a 210 metri) e contestuale approfondimento batimetrico da – 10 m sul l.m.m. a – 10,5 sul l.m.m. per migliorarne l’accessibilità, maggiore sviluppo degli accosti a tergo della diga di sopraflutto cui si aggiungono l’ampliamento delle aree di servizio agli accosti per traghetti e lo spostamento della sea line a nord del porto. Posizionamento della funzione crocieristica a tergo della diga di sottoflutto con conseguente spostamento delle funzioni cantieristica e servizi portuali a sud.
 
 
 
 

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