
“A un’iniziativa sulla rete ferroviaria da Roma a Fiumicino Adr ha ritenuto che il Comune venisse declassato come uditore e non come uno dei protagonisti principali”
“Lo sgarbo di oggi – aggiunge – nei confronti del Comune di Fiumicino, nel cui territorio è inserito totalmente l’aeroporto, non può passare sotto silenzio. Il tema non è come viene trattato il sindaco della Città, ma come viene trattata la Città stessa.”
“A un’iniziativa sulla rete ferroviaria da Roma a Fiumicino Adr (leggi qui) ha ritenuto che il Comune venisse declassato come uditore e non come uno dei protagonisti principali per una infrastruttura assolutamente decisiva per spostare traffico dalla strada alla ferrovia. Oggi – sottolinea – avremmo sentito la solita tiritera sull’alta velocità, su interventi che sono da dieci anni in programma e mai decollati mentre il traffico, e soprattutto il traffico a pieno regime quando l’aeroporto sarà al funzionamento completo, diventa insopportabile per raggiungere Roma da Fiumicino e viceversa. Nulla è previsto per interventi di mobilità locale su ferro, nulla è previsto per interventi di collegamenti sempre su ferro tra aeroporto, Città di Fiumicino e località intorno. Anzi, se i cittadini del Comune dalla stazione dell’aeroporto, che è la più vicina alla Città, volessero andare a Roma pagherebbero 8 euro, per non parlare di 14 euro dell’express”.
“Un’iniziativa, quella di oggi promossa da Adr con tutte le parti in causa, – conclude Montino – era sprovvista del logo della Città di Fiumicino, era assente la possibilità per il rappresentante del Comune di stare nella tavola rotonda programmata. Questo atto di arroganza non può non avere una risposta ferma, decisa, con l’intento di riaffermare la centralità del Comune che ospita interamente l’aeroporto”.






