
Domenica 4 ottobre il sindaco parteciperà alla “Marcia per la Terra”
di Simone Mangoni
No al raddoppio dell’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino. L’ennesimo monito del Comune di Fiumicino stavolta si trasforma in un’iniziativa pacifica: il sindaco Montino parteciperà attivamente alla “Marcia per la terra”, organizzata domenica 4 ottobre dalle ore 10 di mattina dal Comitato Fuoripista in collaborazione con Agesci Gruppo Ostia 1 e Stand Up, con il patrocinio, oltre che della stessa Amministrazione comunale, anche della Pro Loco di Fregene e Maccarese.
Quella del 4 ottobre sarà una camminata contro l’allargamento dell’attuale base aeroportuale. L’ulteriore testimonianza per ribadire la contrarietà al progetto di Enac: “Sarò presente in prima persona a questa marcia – ha affermato stamattina il sindaco Esterino Montino in occasione della conferenza stampa per la presentazione del programma di domenica, a cui hanno partecipato anche membri della Giunta e consiglieri comunali – ribadisco che siamo nettamente e fermamente contrario al secondo aeroporto progettato dall’Enac insieme ad Aeroporti di Roma. Non stiamo parlando di un allargamento o di un potenziamento dell’attuale ma del progetto di un secondo aeroporto che verrà costruito a ridosso di quello attuale. Un’altra aerostazione e altre due piste nella parte nord, lasciando fuori il cimitero di Santa Ninfa per arrivare fino a ridosso delle vasche di Maccarese, qualche centinaio di metri prima del Castello. Stiamo parlando di altri 1300 ettari che si aggiungerebbero a quelli dell’attuale aeroporto, per un totale di circa 2mila ettari”.
Un ampliamento che secondo il primo cittadino del Comune di Fiumicino serve soltanto ad evitare una gara pubblica e trasparente per la costruzione di un nuovo hub. L’invasione del territorio nella zona di Maccarese è ritenuta non adatta a quel tipo di sollecitazione: “L’Enac insiste su Fiumicino – spiega Montino – perché in questo modo, si evita la gara internazionale sul secondo aeroporto. Non possiamo tollerare un intervento di questa natura, incompatibile con il nostro territorio. Non si può barattare un secondo aeroporto con promesse di nuova occupazione. In tutta Italia ci sono 150 milioni di passeggeri che viaggiano in tutti gli aeroporto della penisola. Secondo i loro calcoli, Fiumicino dovrà raggiungere i 100 milioni partendo dagli attuali 40 ricevuti ogni anno. Per noi è una cosa senza senso. Sull’attuale aeroporto invece, Enac e Adr dovrebbero realizzare interventi per due miliardi di investimento, ma su questo auspico un’ispezione ministeriale perché molti di questi investimenti sono in realtà una semplice manutenzione effettuata sulla terza pista. Questi soldi dovevano servire a un ammodernamento dell’aeroporto con tre nuovi terminal e non si vede la luce nemmeno sul primo. Poi bisognava prevedere una monorotaia dall’aerostazione al sistema dell’accoglienza fino al parcheggio lunga sosta; voglio sapere se queste cose le avremo mai, insieme agli altri interventi di miglioramento del sistema attuale”.
In tempi di crisi, si potrebbe pensare che il raddoppio dell’aeroporto con investimenti importanti sarebbe un toccasana per la carente occupazione del territorio. Non è dello stesso avviso la vicesindaco Anna Maria Anselmi: “Come assessore al Lavoro del Comune di Fiumicino – ha detto Anselmi – mi trovo spesso coinvolta in vertenze sindacali che interessano l’aeroporto. Chi pensa che il raddoppio sarà un volano per l’occupazione sbaglia di grosso. Già oggi, purtroppo, l’attuale sedime è un continuo scenario per nuovi disoccupati. Da una cementificazione di terre, da centinaia di ettari ridotti in piste per decolli e atterraggi non si produce lavoro. Si danneggerà invece una delle nostre risorse più importanti e strategiche per tutto il territorio: l’agricoltura”.