
“Il vero problema è che tutto ciò che buttiamo nel mare ce lo ritroviamo nelle nostre spiagge. Non riguarda solo Fiumicino ma gli 8000 km di coste italiane”.
“Che brutta situazione, uno spettacolo sgradevole”. Così, alla vista della distesa di rifiuti, plastiche, tronchi che hanno riempito scogliere e strada di accesso, ha esclamato nel pomeriggio il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa che, accolto, tra gli altri, dal sindaco Esterino Montino, dal vice sindaco Ezio di Genesio Pagliuca, dall’assessore all’ambiente Roberto Cini e da una delegazione M5S, con il portavoce Ezio Pietrosanti, ha visitato la zona del vecchio Faro di Fiumicino.
L’area è il “simbolo” negativo di ricettività della massa di rifiuti che, dal Tevere, è stata poi trasportata dalle ultime forti mareggiate, un po’ su tutta la costa. (CLICCA QUI PER IL VIDEO)
“Fiumicino è in sofferenza, non solo per quest’anno ma da tanto tempo, come il sindaco mi ha ben spiegato – ha detto Costa – il vero problema è che tutto ciò che buttiamo nel mare ce lo ritroviamo nelle nostre spiagge. Più lo si butta in mare e nei fiumi in modo incivile e più lo ritroviamo qui. In particolare spicca la problematica dei fiumi che, è dimostrato, rappresentano il veicolo principale del trasporto di sostanze, plastiche, tronchi, eccetera. Non riguarda solo Fiumicino ma gli 8000 km di coste italiane”.
Visitando l’area Costa, ha lanciato l’appello affinché venga “approvata presto definitivamente la Legge Salva Mare “.
“È stata approvata alla Camera, ora è alla Commissione Ambiente al Senato – ha detto – È uno degli elementi fondamentali accanto all’accordo, che ho fatto cambiare, che il ministero dell’Ambiente ha con un gruppo di armatori, una società con oltre 30 navi, la Castalia, per non far solo l’intervento di bonifica per gli idrocarburi inquinanti, ma ora esteso anche ai rifiuti a mare. Il contratto è già chiuso, l’accordo firmato sotto Natale e quindi ciò vorrà dire che, dal 1 gennaio, le navi verranno posizionate per recuperare i rifiuti a mare, per evitare di ritrovarci in situazioni come questa di Fiumicino. Dopo tanti anni abbiamo cambiato questo accordo e, nel disciplinare, ho posto che queste attività vengano svolte alle foci dei fiumi, maggiori portatori di rifiuti e materiali, e nelle aree marine protette”.
“Non c’è solo questa situazione di Fiumicino – ha concluso Costa – in qualunque posto è necessario sedersi al tavolo con la Regione, per le giuste competenze. Mi sentirò prossimamente con il presidente Zingaretti, nel caso di specie, proprio perché con gli elementi innovativi del nuovo progetto Castalia e della prossima approvazione della Legge Salva Mare, questione di settimane, possiamo dare un aiuto concreto alle tante “Fiumicino” che ci sono in Italia“.






