Nella parrocchia di San Giuseppe la liturgia, presieduta dal vescovo Gianrico Ruzza
di Dario Nottola
Fiumicino e Santa Marinella hanno reso omaggio e memoria al decennale del tragico naufragio vicino Lampedusa, 3 ottobre 2013. A dieci anni dalla tragedia in mare dove morirono 368 migranti a poche miglia da Lampedusa, per farne memoria la comunità di Sant’Egidio ha proposto nella parrocchia di San Giuseppe, a Santa Marinella, la preghiera “Morire di Speranza”, assieme alle diocesi di Porto-Santa Rufina e di Civitavecchia-Tarquinia. La liturgia, presieduta dal vescovo Gianrico Ruzza ha visto la partecipazione di Caritas, pastorale per i migranti, altre confessioni cristiane, scuole del territorio tra cui l’IC Corrado Melone di Ladispoli, autorità civili e militari.
“Facciamo memoria di una tragedia ma soprattutto dell’indifferenza, della nostra incapacità di comprendere il dolore di queste sorelle e di queste fratelli – ha affermato Ruzza – È la stessa diffidenza di Pietro nel racconto del Vangelo, nel quale l’apostolo tenta di raggiungere Gesù mentre gli va incontro sull’acqua. Egli affonda perché ‘distoglie lo sguardo dal Signore’, i migranti affondano ‘perché non vengono guardati, non considerati persone ma un problema: ‘Come faremo ad accoglierle?’ “.
Nella liturgia è stato poi invocato il perdono per “non aver ascoltato questo grido di dolore”. E nel silenzio, rotto solo dai canti dei bambini, una corona di fiori in processione ha raggiunto il porto per essere imbarcata e gettata nel mare.
Nel Consiglio comunale di Fiumicino, invece, è stato osservato ieri un minuto di silenzio a ricordo del decennale della tragedia. “Al termine del lungo consiglio comunale ho chiesto ai colleghi di osservare un minuto di silenzio in ricordo dei migranti morti nel nostro mare ormai dieci anni fa. Un gesto doveroso nella decima giornata della memoria e dell’ accoglienza”, sottolinea il capogruppo della Lista Civica, Ezio Fiumicino Angelo Petrillo
