
I residenti chiedono le telecamere per bloccare l’azione degli “sporcaccioni”
di Umberto Serenelli
Continuano a crescere le dimensioni della discarica abusiva in via del Faro ad Isola Sacra. Gli “sporcaccioni” hanno infatti approfittato della presenza del cumulo di mobili per gettare diversi materassi. La stessa cosa è avvenuta qualche metro prima dove sono stati abbandonati sempre materassi a due piazze e prima ancora un salotto di colore verde. È inutile dire che la lotta contro questo malcostume e a tutela dell’ambiente messa in campo dall’assessorato all’Ambiente è impari e di questo passo sarà difficile vincere la dura battaglia.

“Se non si decidono a installare delle telecamere in questo tratto di via del Faro sarà difficile individuare gli autori di questi gesti scellerati – commenta Francesco Certo, residente a Passa della Sentinella – Sono diventati oramai tanti quelli che approfittano per gettare immondizia rimossa da una cantina o i calcinacci provenienti da un cantiere edile”.
Dopo il dosso stradale realizzato sul proseguimento dell’argine artificiale antiesondazione, spicca la presenza della scocca di un’automobile, abbandonata da circa un anno, e di un’altra discarica con tanto di sacchi neri trasbordanti, un frigo, pannelli di un armadio e pensili di una cucina. Sul marciapiede di viale Danubio c’è invece un metro cubo di involucri di cartone che contenevano fuochi d’artificio sparati a fine anno. Sono stati raccolti e poi “confezionati” in vista del prelievo con la scritta “materiale in attesa di classificazione”.

“La parte terminale di via del Faro è una vera croce per il comune – precisa Stefano Fasari, residente alle case popolari – perché c’è chi svuota i cassoni dei camion pieni di calcinacci ai lati della via che conduce al porticciolo del “Faro””. La zona è già in preda al degrado con la presenza dell’immobile abbandonato della Vecchia Scogliera, dove depositate tante schifezze, e le discariche non fanno altro che accentuare il danno ambientale prodotto dai soliti ignoti. C’è chi auspica quanto prima la costruzione del porto turistico-crocieristico che recupererà la zona dal degrado e la sottoporrà poi a continui controlli.