
Il fenomeno esplode durante i mesi estivi ed è collegato alle auto dei passeggeri del Leonardo da Vinci
di Umberto Serenelli
Fiumicino si prepara a fronteggiare l’invasione dei parcheggi creati dal servizio car valet delle società di noleggio che prendono in carico le autovetture di passeggeri in volo al Leonardo da Vinci.
Il fenomeno, in forte crescita, riguarda i comuni aeroportuali come Fiumicino che è costretto ad arginare il problema con i notevoli disagi delle distese di auto “incastrate” in terreni privati, in stalli adibiti alla sosta lungo le strade comunali o davanti alle attività commerciali oltre a quelle stipate nelle piazze cittadine.
Quest’anno l’amministrazione comunale dice basta e, per prevenire l’imminente assalto, il sindaco Mario Baccini scende in campo chiedendo aiuto al Prefetto di Roma al quale “segnala l’aumento incontrollato dei parcheggi a cielo aperto, spesso attivati senza autorizzazioni e fuori dai circuiti della legalità”.
“Il fenomeno è preoccupante sia per l’impatto sul territorio che per i potenziali rischi legati alla sicurezza e alla legalità – sottolinea il Primo cittadino – La normativa vigente, che consente l’apertura con una semplice Scia, limita la possibilità di intervento tempestivo e incisivo da parte degli enti locali. L’Amministrazione comunale ha già messo in atto interventi mirati, attraverso la Polizia locale e l’Ufficio Suap, per intensificare i controlli e contrastare sul nascere l’abusivismo”.
Per frenare l’assalto di automobili, il Sindaco ritiene importante, coinvolgere nelle operazioni di controllo, sul vasto territorio, anche le “Forze di Polizia di Stato e delle autorità competenti”.
“Per tale motivo ho richiesto l’attivazione di un Tavolo per la Sicurezza, con l’obiettivo di affrontare in modo coordinato e strutturato l’emergenza – aggiunge Baccini – Ritengo quindi necessario l’intervento del Prefetto per rafforzare l’azione già avviata dal Comune. Fiumicino è una città in forte espansione e vogliamo che questo sviluppo avvenga nella legalità e lontano da qualsiasi tentativo di infiltrazione”.
“È nostro preciso intento – conclude – liberare il territorio da ogni forma di trasgressione, eliminando tutto ciò che rappresenta una zavorra per la nostra crescita. Solo così potremo garantire un futuro sano e sicuro alla città, consolidando i processi di riqualificazione già in atto”.
La richiesta era molta attesa dai residenti che anni contestano i parcheggi con tanta “ferraglia” nel centro urbano. La proposta del Primo cittadino che si scontra però con i carenti organici della Polizia di Stato e con quelle della Polizia locale. Inoltre, c’è da rivedere la normativa che regola l’apertura per questo tipo di parcheggi, della durata di un paio di mesi, e il regolamento comunale a cui è legata la sanzione minima da applicare. L’iter di oggi deve essere in qualche modo modificato perché inoltrando al Comune una semplice Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) è possibile aprire un parcheggio in grado di ospitare meno di 400 auto.
Nel momento in cui scatta il controllo della Polizia locale e trova un numero superiore di mezzi, viene elevata una multa “amministrativa” di 100 euro, segnalando poi l’esercizio abusivo a cui il Comune non rilascia la licenza. Alla fine i più penalizzati sono i clienti che ignorano quanto accade alle loro spalle e pagano per affidare un’auto, molte di grossa cilindrata e di lusso, a una società di car valet che le lascia in strada, oppure in sosta su un terreno tra l’erba alta e carente delle misure di sicurezza.