
Tante le attestazioni di cittadini di Ostia e Fiumicino che lo ricordano sui social
di Dario Nottola
Il litorale romano piange Giuseppe Ciotoli, lo storico imprenditore del Bar Sisto di Ostia e patron della multisala Cineland, scomparso ieri. Tante le attestazioni di cittadini di Ostia e Fiumicino che lo ricordano sui social.
I funerali avranno luogo domani mattina in forma strettamente privata ma il feretro transiterà nei luoghi che appartengono alla storia di Ostia, per poter permettere alla cittadinanza di porgergli un ultimo saluto.
“Grandissimo dolore per la scomparsa di Peppino Ciotoli – afferma la presidente del X Municipio di Roma, Giuliana Di Pillo – Una perdita grande, il suo sorriso sempre per tutti, la sua presenza sulla piazza più prestigiosa di Ostia, il suo affetto nei confronti di chiunque si relazionasse con lui. Va via un pezzo di storia del nostro territorio. Non sarà facile entrare nel bar e non vederlo, andare al Cineland e non trovarlo. Ci sentiamo tutti più soli. Ciao Peppino”.
“Il maledetto covid si sta portando via moltissime persone e si lascia dietro una scia di dolore che non dimenticheremo. Ora è toccato ad un amico caro, una persona generosa e buona: Peppino Ciotoli – ricorda il sindaco di Fiumicino Esterino Montino – Eravamo davvero amici, con Peppino, conosciuto negli anni bellissimi della giunta Rutelli, quando io ero assessore ai Lavori Pubblici e all’Edilizia del Comune di Roma e a lui venne quell’idea pazza e visionaria che poi realizzò. Dalla vecchia fabbrica della meccanica romana nacque una delle prime multisala di Roma: Cineland. Avevamo seguito insieme tutta la procedura per la trasformazione della vecchia fabbrica, Peppino non chiese un soldo al Comune e realizzò con tenacia e caparbietà e tanto entusiasmo quel luogo fantastico e per quei tempi avveniristico. Peppino, da grande lavoratore e sognatore quale era, ha lasciato un segno nella città e specialmente ad Ostia. La notizia della sua scomparsa ci lascia una profonda tristezza nel cuore perché abbiamo perso un amico, soprattutto. Non dimenticheremo la sua generosità, la sua allegria e il suo affetto”.
“Esprimendo il più profondo cordoglio per la scomparsa di Peppino Ciotoli, voglio ricordare soprattutto le sue doti umane e professionali che lo hanno portato a realizzare un sogno e allo stesso tempo a sostenere il territorio creando un vero e proprio hub culturale. Peppino era un uomo di grande cuore e intelligenza, un uomo che mancherà a molti e che si è messo al servizio della cultura trasformando un vecchio stabilimento nel più grande complesso cinematografico del litorale. Oggi è scomparsa una personalità, una persona e un industriale che ha saputo guardare oltre”, questo il ricordo di Mario Baccini, presidente della Fondazione Foedus.
Dolore per la morte di Giuseppe Ciotoli è stato espresso anche da Francesco Rutelli. Da Sindaco, l’attuale Presidente dell’Anica aveva promosso la trasformazione della ‘Meccanica Romana’ ad Ostia – dove Federico Fellini aveva ambientato La Voce della Luna, e per anni abbandonata – in una moderna multisala cinematografica, Cineland. Un’opera promossa da Ciotoli come imprenditore. “Una persona innamorata del cinema, attivissima in un territorio difficile, instancabile nelle sue iniziative”.
“È venuto a mancare all’affetto dei suoi cari Giuseppe Ciotoli per tutti Peppino, un grande imprenditore che voleva bene ad Ostia – sottolinea il consigliere comunale ed ex presidente del municipio, Davide Bordoni – Eri disponibile con tutti ed il tuo entusiasmo era contagioso, sempre pronto a ragionare su nuovi progetti che potessero migliorare il territorio. Un abbraccio alla famiglia, per Ostia è una giornata molto triste”.
“Apprendo con dolore immenso la notizia della scomparsa di Giuseppe Ciotoli un imprenditore che ha fatto la storia di Ostia – dichiara infine Angelo Bonelli, portavoce nazionale dei Verdi – Giuseppe era un grande uomo e un amico e a nome dei Verdi voglio ricordare il suo impegno costante per migliorare Ostia. Porgo le mie condoglianze alla famiglia in particolare ai figli Edoardo e Fiammetta. Con le lacrime agli occhi saluto Peppe“.