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I sindacati di AMS contro Alitalia/Etihad: il governo intervenga immediatamente

I consiglieri De vecchis e Gonnelli chiedono una question time al prossimo consiglio comunale


“L’arroganza di Alitalia/Etihad nei confronti di Alitalia Maintenance Systems e dello Stato italiano ormai si è consumata mostrando il suo aspetto peggiore. Si è aperto infatti, un nuovo scenario ancor più devastante per le sorti sia dell’azienda che dei suoi 240 lavoratori” lo dichiarano le OO.SS Filt Cgil  Fit Cisl Uiltrasporti Ugl Trasporto Aereo.

Questa mattina, nonostante le ripetute denunce delle organizzazioni sindacali, si è concretizzato il sospetto che i motori fermi negli hangar potessero essere inviati all’estero. Infatti, i primi 4 motori da riparare sono partiti verso l’Israeliana Bedek.

“Le dichiarazioni pubbliche dei giorni scorsi del Presidente Luca Cordero di Montezemolo – proseguono le OO.SS – che rassicurava i lavoratori in protesta e le istituzioni coinvolte, si sono sciolte al primo raggio di sole. Lo  sforzo del MISE, della Regione Lazio unito all’insistente lavoro delle organizzazioni sindacali, disponibili per dare un contributo risolutivo a questa enigmatica vicenda, rischia di vanificarsi. Il Ministro Guidi, il 28 ottobre durante il question time alla Camera, aveva rassicurato sull’impegno personale e sullo status dei lavori che vede coinvolta in primis proprio Alitalia/Etihad per la risoluzione della vicenda AMS. Pertanto, le OO.SS Filt Cgil  Fit Cisl Uiltrasporti Ugl Trasporto Aereo, ribadendo l’atteggiamento inaccettabile e grave da parte di Alitalia /Etihad, chiedono un incontro urgente al Ministero dello Sviluppo Economico e annunciano un sit in davanti alla palazzina Alitalia il 2 novembre dalle ore 10 alle 14 e davanti alla Regione Lazio il giorno 3 novembre alla stessa ora.
 
I consiglieri De Vecchis e Gonnelli chiedono una question time al prossimo consiglio comunale “Esprimiamo la nostra solidarietà ai dipendenti di Ams, purtroppo le rassicurazioni del governo Renzi sulle sorti della società si sono dimostrate infondate. Ad oggi il futuro dei 240 dipendenti e delle loro famiglie rimane incerto, giunge come un fulmine a ciel sereno la denuncia di tutte le sigle sindacali sul trasferimento di alcuni motori. Quanto sta avvenendo nel più imbarazzante silenzio delle istituzioni territoriali dimostra l’inconsistenza politica dei partiti e dei loro rappresentanti e di come molti di essi sono distanti dai problemi dei lavoratori. Abbiamo fatto richiesta per il prossimo consiglio comunale di Fiumicino di una question time per affrontare questo grave problema che coinvolge direttamente il nostro comune”.
 
 
 
 
 
 
 

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