
Giudizio di “inquinato” anche per i campioni prelevati alla foce del Fiume Arrone a Fregene
Presentati questa mattina a Fiumicino i risultati dei campioni d’acqua prelevati, tra il 21 ed il 28 giugno scorso, dai volontari di Goletta Verde sulle coste del Lazio: 15 punti su 23 sono risultati oltre i limiti di legge.
Sono stati effettuati 18 prelievi presso foci di corsi d’acqua, 5 in mare. I 23 campioni sono distribuiti lungo la costa con 11 prelievi in provincia di Latina, 10 in quella di Roma e 2 in provincia di Viterbo. Entro i limiti sono risultati 8 punti, 2 Inquinati e 13 fortemente inquinati, secondo il giudizio dato dalla Goletta Verde.
“Quindici punti su 23 sono risultati oltre i limiti di legge”, hanno spiegato Roberto Scacchi, presidente Legambiente Lazio, e Federica Barbera, portavoce di Goletta Verde, nel porto canale di Fiumicino, dove ieri ed oggi è approdata, dopo oltre 10 anni, la storica campagna estiva di Legambiente.
Dalle analisi di Goletta Verde emerge una situazione che, “in linea con quella degli scorsi anni, dimostra ancora la presenza di troppe criticità della costa laziale“. “Il netto peggioramento riguarda la parte meridionale della regione dove alcune delle porzioni di mare sotto osservazione con i prelievi, manifestano diversi punti fortemente inquinati e dimostrano un quadro che necessita approfondimenti – ha spiegato Scacchi – Con questi risultati non si vuole dare alcuna patente di balneabilità o giudizi complessivi su aree intere di litorale, ma segnalare situazioni puntuali dove costruire un miglioramento necessario per il mare del Lazio, meraviglioso e delicato al contempo, messo a dura prova dalla forte pressione antropica e da corsi d’acqua che trasportano dall’entroterra troppi fattori inquinanti”.
“Il lavoro che facciamo ogni anno con Goletta Verde non vuole sostituirsi a quello delle autorità competenti ma denunciare una situazione di ritardo cronico del nostro Paese sul fronte della depurazione dei reflui – ha dichiarato Federica Barbera – Non a caso, gravano sull’Italia ben quattro procedure di infrazione da parte dell’Unione europea per la non conformità alla direttiva del 1991 sul trattamento delle acque reflue. Con le nostre analisi dei punti critici, vogliamo denunciare ancora una volta questa situazione, confermata dai risultati dei monitoraggi effettuati nel Lazio. Il nostro mare è la principale vittima sacrificale della mancata depurazione sulla terra ferma, ossia di adeguati sistemi di trattamento dei reflui, sia urbani che industriali. Uno dei tanti mali italiani con conseguenze gravi soprattutto per lo stato di salute del mare”. Il dettaglio delle analisi di Goletta Verdefa emergere come “fortemente inquinato il punto presso la foce del fiume Marta, al lido di Tarquinia. In provincia di Roma – informa Legambiente – il punto introdotto quest’anno in spiaggia, in corrispondenza della foce canale Via Aurelia altezza Km.64 nel comune di Santa Marinella, alla foce del Tevere nel comune di Roma, alla foce del canale altezza via Filadelfia (canale Crocetta) a Torvajanica, Pomezia. Due i punti nel comune di Ardea usciti fuori dai limiti, alla foce del Rio Torto e alla foce del Rio Grande”.
In provincia di Latina, nel comune omonimo “stesso giudizio per i due punti presso Foce Verde (ponte Mascarello) e foce Rio Martino, campionato per la prima volta quest’anno, e nel comune di Sperlonga il punto, nuovo anch’esso, fatto in spiaggia in corrispondenza del civico 469 di Via Pilestra. “Fortemente inquinati anche la foce del Rio Santacroce, in località Gianola a Formia, i due punti nel comune di Minturno, quello allo sbocco del canale di scolo a sud della darsena, presso la marina, e quello a Scauri, presso la foce del Rio Recillo. Nel comune di San Felice Circeo il prelievo effettuato alla foce del fosso in via Gibraleon incrocio viale Europa”, è quanto si legge nel resoconto di Goletta Verde.
Il giudizio di “Inquinato” è stato assegnato invece ai campioni prelevati alla foce del Fiume Arrone, a Fregene, e alla foce del canale Sant’Anastasia a Fondi (Latina).