
Oggi il brindisi alla presenza del vice sindaco Ezio di Genesio Pagliuca e del presidente della Pro loco Giuseppe Larango
di Dario Nottola
Riattivata ufficialmente oggi stabilmente l’erogazione dell’acqua, che era assente da ottobre, e chiuso il cantiere di restyling per la storica Fontana monumentale delle Cinque Lune di via del Serbatoio, a Fiumicino.
L’Acea Ato2 ha riparato il guasto interno mentre la Pro Loco di Fiumicino ha riportato alla vista ed allo splendore il monumento con un lavoro di approfondita pulizia, dopo la realizzazione di un primo restauro conservativo e funzionale nel 2012.
La breve cerimonia, con un brindisi augurale, ha visto la presenza del vice sindaco Ezio di Genesio Pagliuca, del presidente della Pro loco, Giuseppe Larango, del cavalier Angelo Bellotto e di diversi soci del sodalizio di piazza Grassi.
“Il cavalier Angelo Bellotto ha concluso il suo lavoro di approfondita pulizia, così come ci aveva promesso da ottobre – spiega il presidente della Pro Loco, Larango – Lavoro che Angelo conduce abitualmente ogni due anni gratuitamente, fin da quando con la Pro Loco di Fiumicino ne curò il restauro nel 2010 che fece tornare la fontana alla sua originaria bellezza. Grazie Angelo”.
La fontana fu realizzata dal Professore Salvatore Amato che trasse ispirazione dalla via e dal palazzo dove poi doveva essere addossata la fontana, di proprietà della famiglia Piccolomini e nello stemma di questo casato compare una croce sormontata da cinque Lune.
Collocata in via del Serbatoio dell’Acea, in origine la fontana si trovava a Roma, in piazza Madama, angolo via delle Cinque Lune.
La sua realizzazione trae origini dal concorso che l’allora “Governatorato di Roma” bandì nel 1928 nell’intento di realizzare 10 nuove fontane artistiche, da collocarsi in sostituzione delle tradizionali colonnette in ghisa, nei diversi quartieri della città. Per la fontana di piazza Madama si aggiudicò l’incarico il professor Salvatore Amato. Lo spunto per il disegno della fontana fu lo stemma di Palazzo Piccolomini, sulle cui mura andava addossata. L’artista, infatti, vi pose una luna piena contornata da altre quattro lune, 2 in prima fase e 2 in ultima. Una vaschetta a baccelli ed una vasca di raccolta completavano il tutto, recinto da 4 colonne con barre di ferro. La luna piena centrale lanciava l’acqua con un gradevolissimo effetto.
La fontana fu rimossa e trasferita a Fiumicino verso la fine degli anni ’40.







