“Non è il primo contesto di degrado che, in alcuni casi anche grazie agli interventi di alcuni privati, stiamo recuperando”
Una zona riqualificata al posto di un’area dove c’era il degrado. Così il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, risponde alle polemiche nate negli ultimi giorni, sui social e da forze di opposizione di centro destra, riguardo al completamento, dinanzi al Ponte 2 Giugno, di un progetto di edilizia privata che ora ha come “simbolo” un ponte panoramico, a circa 25 metri di altezza, che collega due palazzine in costruzione, ribattezzate comunemente come “torri” (guarda il video).
“Era profondamente degradata e insicura, nel cuore del centro storico della città, l’area di via Portuense, dove ora si stanno completando le due torri e dove è stato montato il ponte che le collega: un richiamo simbolico al Ponte 2 Giugno che è proprio lì davanti – afferma Montino – Una situazione a cui era doveroso porre rimedio. Oggi quella zona è riqualificata e lo sarà anche l’area circostante dove ci sono ancora vecchi fabbricati in lamiera. Al loro posto dove sorgeranno parcheggi pubblici a beneficio di chi vive i questo quartiere e dei tanti visitatori che ogni fine settimana scelgono di venire a passare una giornata da noi. Non è il primo contesto di degrado che, in alcuni casi anche grazie agli interventi di alcuni privati, stiamo recuperando. E non sarà l’ultimo”.
“Considerare un intervento di edilizia privata, seppur importante, il nuovo simbolo di Fiumicino dà la misura di quanto questo sindaco consideri il nostro territorio e la sua storia – afferma il consigliere di opposizione, Vincenzo D’Intino – Se devo pensare ad un simbolo di Fiumicino mi saltano agli occhi il vecchio faro, la basilica di Sant’Ippolito, l’episcopio di Porto, il porto imperiale, la necropoli, il castello di San Giorgio, le torri a nord del territorio e tanti altri luoghi”.
