
Passeggero dichiara di aver imbarcato ordigno nella stiva dell’aereo
Sono stati 82 i passeggeri evacuati, per il timore di una bomba a bordo dell’aereo diretto a Vienna. Era stato uno dei passeggeri, un ingegnere sloveno a bordo di un volo Niki, a dichiarare di avere imbarcato una bomba nella stiva.
Il tutto è successo ieri alle ore 19.50, mentre il volo era in fase di rullaggio e pronto al decollo.
Secondo le dichiarazioni una coppia di viaggiatori italiani si è accorta che l’uomo seduto accanto a loro aveva in mano un congegno elettronico dalla forma strana. Gli hanno dunque domandato cosa fosse e il passeggero ha risposto che si trattava di un contapassi, di quelli che si usano per andare a correre. “È con questo che farò saltare in aria l’aereo”, avrebbe risposto in inglese secondo quanto dichiarato dai due italiani.
Dopo l’allarme il primo pilota dell’aereo ha dato immediatamente l’allerta alla torre di controllo ed è scattata la procedura antiterrorismo. Il velivolo della Niki è stato circondato da uomini e mezzi della Polaria, vigili del fuoco e artificieri. Soltanto quando la situazione sottobordo era sotto controllo è stato dato l’ordine al comandante di avvertire tutti che avrebbero dovuto lasciare l’aereo. Lo sloveno allora ha iniziato a insospettirsi, il comandante si è avvicinato a lui e gli ha chiesto se aveva qualcosa in contrario a far scendere tutti quanti dal velivolo. Una breve trattativa dopo la quale lo straniero ha acconsentito a che si aprissero le porte. In tutta calma gli 82 viaggiatori sono stati fatti scendere e sono stati portati in una sala. L’uomo invece si è defilato in fondo alla fusoliera e quando l’aereo era vuoto è stato ammanettato e arrestato. Sul posto che occupava a bordo è stato effettivamente ritrovato il congegno elettronico. Una volta messi in salvo tutti i passeggeri è iniziata la perquisizione della stiva con apparecchi in grado di intercettare esplosivi, ma gli uomini della Polizia e gli artificieri non hanno trovato nessuna traccia dell’ordigno.
L’uomo è stato portato negli uffici della Polizia dove ha dichiarato che gli italiani avrebbero capito male la sua frase. Malgrado questo nei suoi confronti è scattato l’arresto per procurato allarme. Alle 22.30 i voli hanno ricominciato a decollare. Alle 23.10 l’allarme sicurezza è rientrato.