Deposte due corone di fiori, una presso piazza Grassi e l’altra nella Piazza Marinai d’Italia
di Alessandra Zauli
Oggi pomeriggio la cerimonia di commemorazione in ricordo dei caduti in mare e di tutte le guerre durante la quale sono state deposte due corone di fiori, una presso piazza Grassi e l’altra in Piazza Marinai d’Italia a Fiumicino.
Come ogni anno, l’evento si è svolto alla presenza del parroco Padre Leonardo, della parrocchia S. Maria Porto della Salute di Fiumicino, di rappresentanti delle forze dell’ordine e militari, in servizio e in congedo, degli Assessori comunali Raffaello Biselli, Stefano Costa e Vincenzo D’Intino, dei Consiglieri comunale Mario Balletta e Agostino Prete, prima presso Piazza Grassi poi presso piazza Marinai d’Italia ad Isola Sacra, si è reso onore ai caduti in mare ed a chi ha sacrificato la propria vita in guerra.
La preghiera, letta da Padre Leonardo, ha augurato che non ci siano più guerre nelle quali uomini siano destinati a morire. Preghiera purtroppo sempre attuale poiché, nonostante tutte le sofferenze, l’uomo continua a perpetrare questo orrore.
Onore ai caduti, con rispetto e ammirazione per chi ha vissuto e difeso i propri ideali fino in fondo. Teatro della commemorazione, a seguito della Santa Messa celebrata nella parrocchia di Santa Maria Porto della Salute, una piazza Grassi del tutto ripulita e restituita all’antico e giusto valore, dove l’Assessore Raffaello Biselli ha deposto una corona sotto il monumento in memoria dei caduti.
Ci si è poi trasferiti, in processione, a piazza Marinai d’Italia dove, nel totale rispettoso silenzio dei presenti, l’Assessore Stefano Costa ha deposto una corona in ricordo dei marinai caduti in mare, accompagnati prima dall’inno della Marina Militare, poi dal silenzio ed a concludere l’inno d’Italia, perché dopo l’inno non si suona più nulla.
Fiumicino è una città di mare, dove il mare ed i marinai sono sempre stati importanti e nel cuore di tutti coloro che ci vivono. Alla base del monumento presente a Piazza Grassi la scritta latina “ALERE FLAMMAM” che significa “Mantenere la fiamma accesa” monito per ciascuno di noi e proposito universale per tutti gli uomini.