
Dalla Pro Loco di Fiumicino la lettera al Sindaco per erigere un monumento a ricordo delle 33 vittime del disastro
di Dario Nottola
Trent’anni fa, 17 ottobre 1988, quella notte c’era una nebbia fittissima. Poi lo schianto, improvviso. Ed una tragedia di enorme impatto.
Ricorre oggi il 30esimo anniversario dell’incidente aereo che vide un Boeing 707 delle linee aeree ugandesi, con 45 persone a bordo e 7 membri d’equipaggio, schiantarsi a ridosso della via Portuense e delle case alle porte di Fiumicino.
Cinque anni fa, in occasione del 25esimo anniversario, la Pro Loco di Fiumicino chiese in una lettera al sindaco Esterino Montino di poter erigere un monumento a ricordo delle 33 vittime del disastro.
”Non è l’unico incidente avvenuto a Fiumicino – scrisse il Presidente della Pro Loco, Giuseppe Larango, che ancora guida il sodalizio di Piazza Grassi – e che ha comportato delle vittime, ma al momento è sicuramente l’unico che per la sua dinamica ha rischiato di fare strage anche tra la cittadinanza. In quella circostanza morirono tra le fiamme 33 persone, tutte facenti parte dell’equipaggio e dei passeggeri dell’aereo, che trasportava 52 persone. Per un puro caso non si ebbero vittime ne feriti tra gli abitanti, ma solo danni materiali a cose ed abitazioni”.
Per questo la Pro Loco di Fiumicino si fece portavoce dei propri concittadini esprimendo la volontà popolare di erigere un monumento che sia al contempo, memoria delle vittime e “monito per quanti sono responsabili dei movimenti aerei sulle nostre case”.
Il velivolo in questione, in difficoltà di atterraggio per la fitta nebbia di quella sera mancò l’approccio di due diverse piste e, nonostante le oggettive difficoltà, fu indirizzato ed autorizzato a tentare sulla pista che, per l’assenza di alcuni dispositivi di ausilio all’avvicinamento strumentale e soprattutto perché prossima al centro abitato, era la meno idonea alla necessità.