
Due individuati tra il Ponte 2 Giugno ed il viadotto di via dell’Aeroporto, altri tre sono tra Capo Due Rami ed il viadotto che conduce all’aeroporto
di Dario Nottola
E’ scattato questa mattina, poco dopo le 11, lungo la “Fossa Traianea” di Fiumicino, da parte della Regione Lazio, in collaborazione con il Comune di Fiumicino, l’intervento di rimozione del primo dei cinque relitti affondati nel Tevere, individuati dalla Capitaneria di Porto di Roma, che mettono a rischio la sicurezza della navigazione per i natanti e le attività dei cantieri nautici che operano lungo il canale.
Presenti, tra gli altri, il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, l’assessore regionale ai Lavori pubblici e Tutela del territorio Mauro Alessandri, il Comandante della Capitaneria, Antonio D’amore che, a bordo di un battello della Guardia Costiera, hanno seguito da vicino le prime operazioni, con l’impiego dei sommozzatori. Presente anche la polizia fluviale.
Prosegue così l’attività complessiva di rimozione dei relitti, dai 7 ai 18 metri di lunghezza, individuati da tempo in un censimento di Regione e Capitaneria lungo il corso del Tevere, tra Roma e Fiumicino, e che fino ad oggi ha permesso già di far scendere da 22 a 17 il numero delle imbarcazioni affondate ed ancora da rimuovere.
Due dei cinque relitti da rimuovere, in questa nuova fase, si trovano tra il Ponte 2 Giugno ed il viadotto di via dell’Aeroporto. Le altre tre sono tra Capo Due Rami ed il viadotto che conduce all’aeroporto.






