Di Genesio Pagliuca: “Era dovere di questa Amministrazione intitolare alla sua memoria un luogo centrale e riconoscibile”
di Matteo Fasano
L’intitolazione di una nuova piazza, dedicata ad Aldo Abbrugiati, in un punto caratteristico (piazzale largo dei Delfini, sotto Palazzo Noccioli, accanto al ponte Due Giugno), dimostra che Fiumicino è una città che oltre a guardare verso il futuro sa anche ricordare il suo passato, valorizzando personaggi che hanno contribuito alla sua preziosa crescita culturale.
L’esigenza di ricordare in modo stabile la figura di Aldo Abbrugiati è un debito di gratitudine che Fiumicino ha nei suoi confronti, per rendere la giusta memoria ad un uomo che si è battuto una vita per lo sviluppo culturale del nostro intero territorio. Una figura che ha disegnato una parte della nostra storia recente, meritando un’ampia visibilità, perché il suo esempio sia ricordato e tramandato anche alle future generazioni.
“Aldo Abbruggiati è stata una figura di spicco nel panorama culturale della nostra Città, una persona che ha saputo raccontare il territorio con passione e dedizione – ha dichiarato il vicesindaco Ezio Di Genesio Pagliuca – Era dovere di questa Amministrazione intitolare alla sua memoria un luogo che fosse centrale e riconoscibile, così come suggerito dagli stessi giornalisti locali che lo hanno conosciuto e che hanno con lui lavorato”.
“Ringrazio l’Amministrazione comunale per la sensibilià che ha dimostrato nei confronti di mio padre – ha detto Pietro Abbrugiati – questa nuova piazza sarà un punto di ritrovo socio culturale, anche attraverso l’organizzazione di eventi musicali”.
CHI ERA ALDO ABBRUGIATI Nato il 14 settembre 1939 e scomparso il 12 novembre 1998, Abbrugiati è stato tra le persone che hanno contribuito allo sviluppo culturale della nostra città, attraverso la fondazione di testate giornalistiche come “Il Corriere di Fiumicino”; “Il Corriere del Lido”; “Il Corriere del Litorale”. Sempre da lui è partita l’idea della prima “Guida pratica di Fiumicino” nel 1974, che fu replicata a seguire negli anni, in altre tre edizioni. Poi, a seguire il salto di qualità con la creazione dell’emittente radiofonica “Radio Faro” che successivamente si trasformò in “Tele Radio Faro”.
