
Gli inquilini auspicano in tempi brevi un successivo incontro con i tecnici responsabili del procedimento
di Fernanda De Nitto
Con la redazione della delibera di Gunta, del 12 Giugno 2025, l’Amministrazione Comunale ha ratificato quanto previsto dalla determinazione dirigenziale dell’Area Edilizia rispetto alla presa d’atto e conferma della conclusione del procedimento di decadenza e contestuale estinzione del diritto di superficie, relativo alla case Erp di Fiumicino.
L’estinzione del diritto di superficie riguarda limitatamente gli immobili ancora in corso di assegnazione, vendita e aggiudicazione con asta fallimentare da parte del curatore, individuati al catasto urbano del Comune di Fiumicino al foglio catastale 743. In tutto sono 15 i lotti interessati, di cui 11 già aggiudicati provvisoriamente e 4 non ancora assegnati.
L’Amministrazione, mediante la delibera ratifica, sancisce quanto già previsto nella determinazione dirigenziale rispetto alla decadenza della concessione edilizia riguardante la convenzione stipulata con l’Impresa Cicchetti Massimo Srl, impegnandosi ad avviare un tavolo di concertazione e confronto con il curatore fallimentare, subentrato nel rapporto contrattuale ancora in essere.
L’interesse principale della Giunta è sempre stato quello di tutelare, in tutte le sedi, l’interesse pubblico sotteso alla convenzione e il rispetto del vincolo di destinazione degli alloggi, riconoscendo agli assegnatari il diritto di prelazione, in virtù dei preliminari di vendita sottoscritti.
Alla luce dei fatti però il confronto effettivo con la procedura fallimentare non si è mai concretizzato, se non ridotto a pochissime interlocuzioni informali. In tali sedi lo stesso curatore aveva dato atto dell’intenzione di procedere alla vendita diretta degli immobili agli assegnatari che avevano avanzato una proposta di acquisto, accettando, altresì, l’esercizio del diritto di prelazione, nonostante l’inopponibilità delle scritture preliminari di futura vendita sottoscritte con l’impresa costruttrice.
Tale dichiarata procedura non è stata però applicata dal curatore fallimentare che, contro ogni previsione, e in contrasto con i vincoli imposti dalla natura degli immobili di edilizia residenziale pubblica, ha portato avanti la liquidazione del compendio aziendale mediante asta pubblica. Il procedimento si è, infatti, concluso con l’aggiudicazione all’asta degli immobili a soggetti terzi, diversi dagli inquilini assegnatari.
L’Amministrazione ha ritenuto l’aggiudicazione all’asta una illegittima deviazione dei fondi pubblici, erogati da un finanziamento della Regione Lazio, non più indirizzati allo scopo cui erano ex legge destinati. Per tali ragioni la Giunta comunale ha comminato il rimedio della decadenza dalla concessione del diritto di superficie, con conseguente risoluzione della Convenzione Erp in oggetto e ricongiungimento della proprietà del suolo con quella degli immobili sovrastanti.
Gli inquilini delle case Ater di Via Berlinguer, alla luce delle nuove azioni messe in campo dall’Amministrazione Comunale, auspicano in tempi brevi un successivo incontro con i tecnici responsabili del procedimento, al fine di risolvere tale annosa questione. Tale atto consentirebbe agli stessi di acquistare le abitazioni ad un prezzo equo e non a quello imposto dal curatore fallimentare, giustificato esclusivamente dai debiti della fallita società di costruzioni edili.