
“Dopo un anno, viviamo ancora un periodo non facile legato alla pandemia da Covid-19”
Novanta Operatori educativi delle scuole di Fiumicino lanciano un SOS per la loro situazione occupazionale e retributiva e richiedono, ancora una volta a gran voce, il riconoscimento del 100% delle ore e dello stipendio.
“Dopo un anno, viviamo ancora un periodo non facile legato alla pandemia da Covid-19 – affermano gli assistenti scolastici – esattamente come un anno fa, gli Aec/Oepa, che operano sul territorio del Comune di Fiumicino, si ritrovano nella stessa situazione: lottare per il loro salario nonostante le scuole fossero aperte, anche se in modalità ‘diverse’ dal normale”.
Gli operatori educativi per l’autonomia e la comunicazione spiegano che “All’attribuzione della zona rossa per la Regione Lazio, il Comune di Fiumicino non ha autorizzato il collegamento in Didattica digitale integrata con i nostri bambini e ragazzi, accordandoci solamente 3 ore al giorno di lavoro in presenza, laddove possibile, e iniziando il nostro servizio dopo parecchi giorni dall’apertura della scuola con le dovute restrizioni. Questo ci ha fatto perdere ore di servizio e, quindi, parte dello stipendio, rientrando, per l’ennesima volta, nel vortice della Cassa Integrazione, quando invece ci sono soldi pubblici, già stanziati in bilancio, destinati a questo scopo”.
“Siamo stanchi – concludono gli assistenti scolastici – di essere sempre noi a rimetterci: portiamo avanti un servizio essenziale, con passione, dedizione e spirito di sacrificio”.






