
“I prezzi di ombrelloni e lettini sono fermi da cinque anni”
di Umberto Serenelli
Gli stabilimenti balneari di Isola Sacra lamentano un crollo di presenze in spiaggia che oscilla intorno al 30%. Non solo. La categoria alza poi la voce sulla querelle legate al caro ombrelloni che sta tenendo banco in tutta Penisola. I titolari dei bagni sono comunque dell’avviso che non è il costo dei servizi a determinare il calo di clienti sulla riva del mar Tirreno ma la loro scarsa disponibilità economica.
Negli 11 stabilimenti e nei 5 chioschi del lungomare della Salute, il prezzo degli ombrelloni e dei lettini è bloccato da cinque anni.
“Il vero motivo per cui abbiamo visto meno vacanzieri sulle nostre spiagge – sottolinea Marco Lepre, presidente della Rete d’imprese balneari di Isola Sacra, appartenente alla Confesercenti-Sib – è senz’altro legato dalla modifica dello stile di vita degli italiani tendente alla vacanza mordi e fuggi. A questo aggiungiamo la campagna negativa nei confronti della categoria e i conti tornano”.
La categoria rivendica di non aver toccato i listini dei servizi come invece avvenuto nei bagni di Focene, Maccarese e Fregene.
“La nostra stima è negativa e oscilla intorno al 30% di villeggianti – precisa Salvatore Spataro, dello stabilimento Vittoria Beach – eppure non abbiamo effettuato aumenti nei confronti di coloro che intendono trascorrere una giornata al mare. Un ombrellone e due lettini, dal lunedì al venerdì, oscilla da 15 ai 20 euro mentre nei week end e festivi è di 25-28 euro. Ribadisco che questi non aumentano dal 2020 proprio per facilitare l’accoglienza delle famiglie romane. Ci meravigliamo quindi delle accuse rivolte ai balneari della nostra città”.
La differenza tra le tariffe feriali e quelle di sabato e domenica c’è sempre stata: solo ora però la differenza è balzata all’attenzione dei turisti che le contestano.
“C’è la totale disponibilità dei balneari sugli ingressi liberi per raggiungere tranquillamente la riva e soprattutto nessuno controlla all’interno delle borse dove molto spesso si nascondono cibi e bevande – sottolinea Enrica Cherubini del Tirreno – Siamo costretti a intervenire solo se la persona staziona sull’arenile e usufruisce dei vari servizi senza essere passato prima alla biglietteria”.
Un problema che si crea soprattutto con gli stranieri. “Il sistema italiano di gestione degli arenili è completamente diverso da quello europeo – aggiunge Lepre – tant’è che abitualmente troviamo stranieri comodamente sdraiati sui lettini sistemati sotto gli ombrelloni senza averli prenotati”.
L’obiettivo è dunque quello di incentivare la presenza sugli arenili e nelle strutture ricettive dell’Isola Sacra mantenendo ancora bloccate le tariffe per la parte terminale dell’estate.
“Non sono stati di proposito ritoccati i prezzi – conclude Cherubini – ma di contro abbiamo subito gli aumenti delle spese di gestione delle strutture con le bollette di luce, acqua e gas“.
Il costo della vita pesa sulle famiglie che devono fare attenzione al risparmio e per tale motivo alcuni clienti hanno optato per l’abbonamento con cui accedere ai servizi dei lidi.
“Ho acquistato un mensile, con una spesa di 300 euro, al Tirreno e sono soddisfatta – precisa la romana Sara Bernardi – Prima ero cliente di uno stabilimento di Ostia e oggi ho deciso di cambiare per la tranquillità ma anche per gli accoglienti campi di beach tennis. Sono infatti una sportiva e amo questa attività che pratico con alcune amiche lidensi le quali mi raggiugono al Tirreno”.
Intanto, la Rete annuncia la prossima stipula della convenzione con l’istituto superiore “Paola Baffi” di Fiumicino per realizzare il progetto di alternanza scuola-lavoro per il triennio 2026-28. Si tratta dell’impiego di personale da formare nelle categorie per l’accoglienza, la sala, in cucina e nei bar. Fa parte del progetto anche il corso di formazione aperto a 20 assistenti ai bagnanti con l’impiego, per la stagione balneare 2026, di 5 bay-watch.






