
“E’ impensabile continuare in questo modo quando ci sono tecniche e tecnologie che potrebbero mettere fine a tutto questo!”
“Strutture balneari distrutte, lungomari allagati, rete elettrica e cavidotti fuori uso. Sembra apocalittica la scena che ci troviamo davanti agli occhi e invece è il semplice risultato di una perturbazione sempre più comune sui nostri territori, che fa il paio con una cura e una programmazione inesistenti da parte delle amministrazioni competenti generando devastazione. Anni di scaricabarile, di ‘soluzioni toppa’ che stanno definitivamente distruggendo il nostro litorale” lo dichiara Massimiliano Chiodi, referente per il litorale laziale, del ‘Comitato Perlefuturegenerazioni’ ed ex consigliere comunale di Fiumicino.
“Conosco molto bene la problematica della linea di costa del Lazio ed in particolare di Fiumicino – sottolinea – uno dei luoghi più martoriati, dove nel mix esplosivo tra antropizzazione e cambiamento climatico si contano ferite e danni difficili da calcolare sia in termini economici che ambientali”.
“Un piano di difesa della costa che sono anni che stenta a partire e che fa acqua da tutte le parti – rimarca Chiodi – con azioni in somma urgenza prive di ogni visione, milioni di euro delle casse comunali e regionali letteralmente inghiottiti dalle furia delle onde. Ci troviamo di fronte al bivio del non ritorno.
“E’ impensabile continuare in questo modo quando ci sono tecniche e tecnologie ormai testate che potrebbero mettere la parola fine tutto questo – ribadisce – Barriere sottomarine studiate ad hoc, ripascimenti idrodinamici e rilascio delle sabbie fluviali trattenute nei bacini idroelettrici dell’asta del Tevere, già porterebbero un beneficio di lungo termine e non solo. Invece in mezzo a questo scempio e con una scelleratezza ed una superficialità estreme, si continua a parlare di porti, di grandi infrastrutture, di antropizzazione, come se la storia non ci avesse insegnato nulla. C’è chi addirittura ne vorrebbe tessere le lodi, come se ulteriori colate di cemento fossero panacea dei nostri mali”.
“Ma ci rendiamo conto di cosa è successo e di cosa continuerebbe a succedere se non ci sbrighiamo a evitare il grido rischio che corriamo tutti? Nei prossimi mesi organizzeremo una giornata di informazione e dibattito dove inviteremo comitati, cittadini, istituzioni, e soprattutto esperti e scienziati ad un confronto franco e leale sulle attuali criticità e sugli aumenti esponenziali in termini di erosione, di inquinamento ambientale e della salute pubblica su un territorio già fragile e trascurato” conclude Massimiliano Chiodi, referente per il litorale laziale, del ‘Comitato Perlefuturegenerazioni’






