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#eccolamiacattedra, l’hashtag di protesta dei supplenti spopola sul web

I precari della scuola rimasti a casa, hanno deciso di farsi sentire con una protesta che in pochissime ore ha spopolato sul web

Una mattinata all’insegna della protesta, con protagonisti i supplenti d’Italia, quella appena trascorsa e che ha segnato l’inizio del nuovo anno scolastico.Se la campanella è suonata per gli studenti, le cose sono andate diversamente per migliaia di docenti che hanno atteso la fatidica chiamata.

“Non è quasi mai accaduto nella storia del Paese che i supplenti fossero nominati tutti prima dell’inizio dell’anno scolastico”, affermava poco tempo fa la Ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, incalzata dalle preoccupazioni del comparto docenti precari.

Ma le più rosee previsioni della Ministra, si sono scontrate ben presto con la realtà dei fatti: migliaia e migliaia di cattedre scoperte nel non-senso dei migliaia di precari che, per l’ennesimo anno consecutivo, hanno visto svanire sogni e sacrifici. Proprio in un momento in cui la scuola ha più bisogno di implementare il numero dei docenti.

E così, i precari della scuola rimasti a casa, hanno deciso di farsi sentire con una protesta che in pochissime ore ha spopolato sul web: #eccolamiacattedra.

Un tam tam di foto di precari, in rete, hanno ritratto il tavolo della prima colazione (al posto della cattedra) con caffè, fette biscottate, marmellata e brioches accompagnate, appunto, dall’hastag #eccolamiacattedra. Una protesta forte, che “continuerà nelle piazze di tutta Italia“, e che rappresenta la fotografia di un Paese in cui la scuola si scontra, ancora una volta, con un immobilismo che penalizza studenti e famiglie, lasciando nell’eterno limbo chi, probabilmente, una cattedra non la vedrà mai.

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