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Duty Free: raggiunto un accordo per la tutela dei posti di lavoro

Dipendenti:”Continueremo a vigilare affinché non saremo reintegrati tutti”


Dopo il licenziamento collettivo, lo sciopero della fame e il presidio fisso è arrivato il primo spiraglio di luce per i 44 lavoratori Duty Free dell’aeroporto di Fiumicino. Ieri, davanti al Prefetto di Roma, è stato raggiunto un accordo tra le parti per la tutela dei posti di lavoro. Il tavolo di confronto con le aziende World Duty Free Group ltalia S.r.l., Aeroporti di Roma S.p.A. e Lagardere Service Travel Retail, e con le OO.SS. FILT CGIL, FIT CISL, UIL Trasporti e UGL trasporti è solo l’ultimo in ordine di tempo dopo gli incontri del 18 dicembre 2012 e del  9 gennaio e 18 gennaio 2013.  La società Lagardere Service Travel Retail assumerà ex novo, e quindi tramite colloquio e selezione, parte del personale interessato dal licenziamento collettivo da parte di W.D.F.G. Nel caso sono coinvolte 20 persone. Per gli altri 24 lavoratori, la rappresentante di A.D.R. comunica che sono state avviate le gare per l’assegnazione degli spazi commerciali già assegnati alla W.D.F.G. Questi iter di gara contengono la previsione dell’assegnazione di un punteggio più elevato alle offerte che prevedano l’impegno del nuovo sub-concessionario ad assumere a tempo indeterminato i lavoratori in questione. L’aumento del punteggio sarà commisurato alle quantità di assunzioni dei suddetti lavoratori previste nell’offerta.  In attesa delle assunzioni i dipendenti usufruiranno degli ammortizzatori sociali.

“Siamo soddisfatti dell’accordo siglato davanti al Prefetto. La strada da percorrere è ancora tutta in salita  – spiega Palmira Rondinara dipendente ex Word Duty Free – ma possiamo dire che dal buio più completo ora abbiamo decisamente uno spiraglio di luce. Aspettiamo con ansia l’assunzione dei 20 lavoratori. L’importante è che almeno abbiamo la certezza di questi venti posti. In questo momento di crisi è sicuramente una buona notizia. Per gli altri 24 terremo ancora gli occhi ben aperti. Il prossimo 11 febbraio si chiuderà comunque procedura di licenziamento collettivo e affronteremo poi l’iter burocratico per accedere all’Aspi, l’Assicurazione Sociale per l’Impiego. Nel frattempo, anche se soddisfatti, continueremo a vigilare su quanto succede. Andremo avanti con forza e determinazione sino a che tutti i 44 dipendenti non riavranno il loro posto di lavoro”.

Valentina Fiordalice
 
 
 

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