Da rifiuti a risorse, Fiumicino chiude il ciclo
di Dario Nottola
Il sindaco di Fiumicino Esterino Montino ha presentato (e difeso fortemente) ufficialmente la realizzazione futura sul territorio di un biodigestore, tra Maccarese e Le Vignole, e di due isole ecologiche di prossimità, rispettivamente ad Isola Sacra e nella parte nord, tra Maccarese e Torrimpietra, in via della Muratella Nuova.
L'occasione è stata l'evento "Da rifiuti a risorse – Fiumicino chiude il ciclo", dove sono stati illustrati tali progetti previsti nell’ambito delle misure per l’ambiente incluse nel Pnrr, presenti tra gli altri il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, il presidente regionale di Legambiente, Roberto Scacchi, la consigliera regionale Michela Califano, l’assessore regionale al ciclo dei rifiuti, Massimiliano Valeriani e l'assessore all'Ambiente del Comune di Fiumicino, Roberto Cini. A moderare l'incontro, la presidente del Consiglio comunale, Alessandra Vona.
Il comune di Fiumicino ha candidato le tre realizzazioni ad ottenere i fondi Pnrr, partecipando al bando del Ministro della Transizione Ecologica. Ci sono stati momenti di confronto e diversi anche gli interventi dei cittadini, alcuni dei quali hanno ribadito contrarietà e dubbi sul biodigestore previsto su via di Lingua d’Oca, tra Maccarese e Le Vignole, un impianto semi dry per il trattamento di 60.000 t/anno di rifiuti organici, e su una delle due isole ecologiche, quella prevista in via Monte Solarolo, ad Isola Sacra, contro cui molti cittadini sono anche già scesi in piazza.
Montino ha sottolineato che "le isole ecologiche, al chiuso, sorvegliate H24, raccoglieranno solo rifiuti ingombranti, che oggi spesso sono abbandonati e deturpano il territorio, e potature, previste per circa 33 mila tonnellate: non è nulla di più e la garanzia della sicurezza ed affidabilità dell'impianto sta proprio nella gestione comunale".
Inoltre ha ribadito che l'attuale impianto di compostaggio Ama a Maccarese "E' superato e va chiuso in quanto vecchio e perché emana cattivi odori, oltre ad avere un grande impatto, con 300 mila tonnellate l'anno, per via della trasferenza".
"Un impianto che - rivela Montino - Ama avrebbe voluto raddoppiare mantenendone invariata la natura. Da lì la scelta di un biodigestore fuori dall'area di Riserva del litorale".
Rimane però assai critico il Comitato Spontaneo Isola Sacra che ha ritenuto l'evento "Una mera operazione di facciata e pubblicitaria, avente lo scopo di distogliere l'attenzione sul vero ed unico nocciolo della questione. Come più volte sottolineato, ritieniamo utile e funzionale alla cittadinanza la realizzazione di un Centro Raccolta Rifiuti e non capiamo la presenza di Legambiente".
Quella che viene fortemente contestata è la scelta del sito indicato "L'area identificata è a ridosso delle abitazioni (5 mt), in un quadrante densamente popolato e a vocazione residenziale. Il tipo di impianto, rappresentato dal Centro di Raccolta Rifiuti, crea numerosi impatti ed inconvenienti (rumore, odori, smog, traffico di auto e camion, abbandono rifiuti nelle vicinanze) e riteniamo, pertanto, totalmente superficiale, azzardata e incomprensibile la scelta dell'Amministrazione, per un suo posizionamento a ridosso delle case".
"Contestiamo anche, alla stessa Amministrazione - proseguono - l'evidente mancanza di visione, prospettiva e progettualità per la zona di Isola Sacra, poiché il biglietto da visita per l'ingresso a Fiumicino Sud sarebbe rappresentato da un centro raccolta rifiuti. Inoltre, la mancanza cronica di parchi, spazi verdi di accoglienza, aggregazione sociale e culturale relegano Isola Sacra, soprattutto nei quadranti a ridosso di via della Scafa, ad essere un territorio dalle enormi potenzialità e privo di qualsiasi iniziativa per valorizzarlo".
In conclusione, il Comitato ritiene "Che debba essere individuata un'altra zona, che abbia una fascia di rispetto dalle abitazioni, e siamo convinti che gli strumenti normativi ed amministrativi a disposizione del Comune lo possano permettere, sempre che si sia la volontà o le capacità".