Dai ristoratori la conferma “Oggi a pranzo non abbiamo avuto disdette, i tavoli sono confermati”
di Dario Nottola
Non hanno subito, al momento, contraccolpi le decine di attività di ristorazione che caratterizzano il territorio di Fiumicino, dopo la diffusione della notizia dei tre casi di positività nella famiglia residente ad Isola Sacra, dopo un soggiorno nel bergamasco ed in isolamento allo Spallanzani.
I timori c’erano ma i romani ieri, a pranzo e cena, non hanno disertato i locali, diversi dei quali dedicati alla cucina del pesce, fiore all’occhiello della gastronomia locale, con presenze nella media del periodo.
Ed alcuni ristoratori, nel quadro di una diffusa mobilitazione di categoria e cittadina, a riprova, hanno postato sui social di foto con i propri locali pieni di commensali e per dire: “Fiumicino è tranquilla e sicura”. Cittadini, commercianti, politici di tutti gli schieramenti, ristoratori ed imprenditori fanno quadrato sotto gli slogan “Fiumicino non si ferma” e “Defend Fiumicino”.
“Oggi a pranzo non abbiamo avuto disdette, i tavoli sono confermati. Per il momento la situazione non presenta disaffezioni della clientela, speriamo continui così e con la situazione immutata e sotto controllo”, riferisce un ristoratore della darsena portuale.
Alcune decine tra cittadini, commercianti, imprenditori e ristoratori di Fiumicino, tra l’altro, ieri sera, si sono riuniti spontaneamente in piazza, nella darsena portuale per dire un deciso “No ad allarmismi” ed in difesa dell’economia locale.
In piazza, tra gli altri, anche i noti chef stellati locali Gianfranco Pascucci e Lele Usai. Appelli da molti rivolti alla difesa del commercio della città ai visitatori ed ai romani: “Nessuna paura: oggi molti, come ogni sabato sono venuti a trovarci, ed hanno trovato una città tranquilla, non allarmata. Venite nelle nostre attività ed a visitare il territorio”.
Presente anche il senatore della Lega, William De Vecchis (“Fiumicino e’ viva”) che per tutto il giorno ha incontrato e rassicurato gestori di attività commerciali, per “una difesa comune senza bandiere del commercio, della ristorazione e di tutta l’economia della città”.
