Il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino replica all’Assessore all’Ambiente Roberto Cini
“La trattativa e la trasparenza, ovvero, Chi inquina non deve trattare, deve rimediare al danno fatto!” sono le parole tuonanti del Comitato Rifiuti Zero Fiumicino in replica alle affermazioni fatte dall’Assessore all’Ambiente del comune di Fiumicino, Roberto Cini.
“ENI non ha voluto i cittadini nemmeno come semplici uditori al Tavolo della Conferenza dei Servizi sul kerosene! Il Comune, a norma di legge titolato a convocare e a decidere chi convocare, nel nome della trasparenza e della partecipazione democratica ha obbedito – ribadisce il Comitato – questo abbiamo appreso ieri, presenti dall’inizio del tavolo della Conferenza fuori dal Comune, mentre aspettavamo la fine della riunione. Scelta a dir poco discutibile per di più aggravata dalla dichiarazione dell’Assessore Cini che ha giustificato l’esclusione delle associazioni e comitati come la migliore scelta possibile per agevolare le trattative con ENI”.
“A quali trattative si riferisce l’Assessore? – chiede il Comitato – il Piano di Caratterizzazione ha unicamente lo scopo di fotografare con la maggiore definizione possibile le situazioni ante e post sversamenti. Ma si possono cominciare i lavori iniziando dalle trattative? Come abbiamo detto più volte i Piani predisposti da ENI sono inadeguati e soprattutto carenti di informazioni fondamentali come il volume del cherosene fuoriuscito dall’oleodotto, il numero di animali morti, la presenza di idrocarburi oltre il limite di legge, i troppi incidenti verificatisi negli ultimi due anni, i vincoli di Riserva, idrogeologici, paesistici e archeologici. I costi della Bonifica dei territori contaminati dagli sversamenti devono essere determinati sulla base della valutazione esatta del disastro e degli interventi presenti e futuri necessari per garantire il migliore ripristino ambientale, non sono il punto di mediazione fra quanto sono disposti ENI a dare e Comune a ricevere”.
“Il risarcimento di questo enorme disastro che sta incidendo pesantemente anche sull’economia locale basata a Fiumicino sull’agricoltura, la pesca e il turismo non è un ‘do ut des’ da trattare a porte chiuse – sostiene il Comitato Rifiuti Zero Fiumicino – la Direttiva 2004/35/CE del Parlamento Europeo del 21 aprile 2004 stabilisce un quadro di responsabilità atte a prevenire e riparare i danni causati agli animali, alle piante, agli habitat naturali, alle risorse idriche, ai suoli, alla salute. Chi inquina non deve trattare, deve rimediare al danno fatto!”.
