
“Severini, ancora una volta, usa un’azione che le autorità preposte stanno già attuando”
“Una mozione strumentale, inutile e con gravi inesattezze in ambito sanitario, quella presentata dal consigliere Severini per chiedere l’ampliamento dei servizi della casa della Salute di Palidoro”. Lo dichiara la presidente del Consiglio comunale Alessandra Vona.
“Una di quelle cose – aggiunge il capogruppo del Pd Stefano Calcaterra – fatte solo per alzare polveroni inutili e produrre comunicati stampa di cui nessuno sente la necessità. Un testo che parla di servizi sanitari e confonde la guardia medica con il 118, che non ha idea di come sia regolamentata la presenza dei medici a bordo delle ambulanze e che, per altro, chiede cose per cui sono già state avviate tutte le procedure“.
“E’ stata la stessa dottoressa Marta Branca, direttrice generale della Asl Rm3, a dichiarare – aggiunge la capogruppo di Leu Barbara Bonanni – che la struttura sarà aperta sette giorni su sette e h24. E l’ha detto nel giorno dell’inaugurazione della casa della Salute, con il microfono in mano, spiegandoci avere avviato tutte le procedure necessarie per reperire il personale necessario”.
“Severini, ancora una volta, usa un’azione che le autorità preposte stanno già attuando, nel tentativo di spacciarsi per il fautore e prendersi il merito – aggiunge Vona –. Una tecnica già vista, ma che non funziona. E’ questa amministrazione che ha preso in mano la situazione, mettendosi in sinergia con Regione e Asl, per dare alla cittadinanza un presidio sanitario all’avanguardia. Quello stabile, durante l’amministrazione precedente, è stato più volte oggetto di ruberie e di atti vandalici, completamente abbandonato a se stesso. Noi, che diciamo le stesse cose sia da opposizione sia da maggioranza, l’abbiamo recuperato e restituito alla città, proprio come, quando nessuno se ne interessava, richiamavamo l’attenzione su Palidoro, perfino incatenandoci davanti all’ex condotta medica“.
“Vale la pena ricordare al consigliere Severini, che la giunta Zingaretti ha ereditato dalla gestione Storace un buco di bilancio della sanità spaventoso – sottolinea Calcaterra -. La sanità regionale è uscita dai durissimi anni di commissariamento solo da poco e così ha potuto far ripartire le procedure di concorso per l’assunzione di nuovo personale e tornare a investire sui territori”.
“A parte l’accenno alla questione parcheggi – conclude Bonanni – il resto della mozione era privo di qualsiasi senso, specialmente dal punto di vista dell’organizzazione di una struttura sanitaria e, per tanto, non era in alcun modo votabile”.






