
Del Prete: “La situazione è insostenibile, se non arriveranno notizie positive ci fermeremo anche nei prossimi giorni”
di Dario Nottola
Serrata contro il caro gasolio. Anche la flotta peschereccia di Fiumicino, prima marineria regionale per quantitativo di pescato e la seconda per numero di imbarcazioni dopo Anzio, non è uscita la scorsa notte in mare e così sarà anche nei prossimi giorni “Se non arriveranno notizie positive per la nostra categoria”, riferiscono i rappresentanti della città portuale.
Fermi all’ormeggio nel porto canale 26 pescherecci e 30 imbarcazioni di piccola pesca. Una decisione che arriva dopo che l’Associazione produttori Pesca, dopo un’assemblea a Civitanova Marche, ha deciso lo sciopero generale delle marinerie italiane.
“La situazione è insostenibile – spiega Gennaro Del Prete, presidente della Pesca Romana – il costo gestionale legato al carburante non ci permette di far fronte attualmente ad un’attività sostenibile. Speriamo che il Governo intervenga sul costo dei carburanti e che arrivino dei riscontri dall’incontro al Ministero il 9 marzo. Il rischio di impatto su tutto il comporto e la filiera è enorme“.






