
Giovedì 17 luglio la cerimonia ufficiale di passaggio di consegne dal Capitano di Vascello, Silvestro Girgenti al Capitano di Vascello Emilio Casale
di Dario Nottola
Avvicendamento al Comando della Capitaneria di Porto di Roma-Fiumicino: a prenderne le redini sarà il Capitano di Vascello Emilio Casale che subentra al Capitano di Vascello, Silvestro Girgenti, rimasto in carica nella sede di viale Traiano per 13 mesi. Il passaggio ufficiale delle consegne avverrà giovedì 17 luglio, alle 19, nel corso di una Cerimonia presso la Capitaneria, alla presenza di Autorità militari e civili, tra le quali il sindaco Mario Baccini.
Nato a Novara nel 1966, Casale ha prestato servizio già a Fiumicino dal 1999 al 2004 come Caposezione Contenzioso e Mezzi nautici e Caposezione polizia giudiziaria. Poi, tra gli altri, ha ricoperto l’incarico, per due anni, di Comandante della Capitaneria di Portoferraio all’Isola d’Elba, e di Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Golfo Aranci. L’ultimo incarico è stato come vice Capo Legislativo del Masaf.
“Conosco bene la realtà di Fiumicino per aver già prestato qui servizio per 5 anni con altri incarichi, e con un focus in particolare su controlli della filiera della pesca e sull’ambiente, ma non solo. Un territorio, comunque, che ha avuto un grande sviluppo all’interno di un Compartimento di Roma, su cui la Capitaneria ha competenza, dalla vasta estensione e con grandi numeri di utenza – evidenzia il Capitano di Vascello Emilio Casale – Il Comandante Girgenti ha svolto un ottimo lavoro. Bisogna operare senza soluzione di continuità, con un’ attenzione sempre alta, e senza sottovalutare alcun segnale che ci arriva dal territorio. Sarà un mio obiettivo portare avanti le iniziative prese dal Comandante Girgenti, con il quale ho avuto tratti di percorsi di carriera comune“.
“I miei 13 mesi a Fiumicino possono sembrare pochi, ma vanno commisurati all’intensità dell’impegno – commenta a sua volta il Capitano di Vascello, Silvestro Girgenti – Un impegno a 360 gradi a partire dalla sicurezza della navigazione e portuale, con un ruolo propositivo sugli interventi di riqualificazione e del potenziamento dello scalo anche in corso, che ne migliorano l’accessibilità e la fruizione per operatori e cittadini, pure in chiave di un nuovo rapporto con la Città. In quest’ottica abbiamo svolto un ruolo di interfaccia con le Amministrazioni a vario titolo competenti nella materia portuale, per garantire la continuità di servizi essenziali. Grande ancora lo sforzo sul piano operativo con particolare attenzione alla tutela dell’ambiente marino e costiero con monitoraggi terrestri, navali ed aerei supportati dalla Direzione Marittima del Lazio e dal Comando Generale. A questi si sono aggiunti i controlli in materia di pesca su una vastissima gamma di target (dalla produzione, alla commercializzazione all’ingrosso ed al dettaglio, alla ristorazione), ed un’azione del tutto particolare relativa al fenomeno delle ‘polpare’ se collocate oltre il numero previsto ed in zone vietate e che ha condotto al sequestro di quasi 40 chilometri di attrezzi in 2 campagne concentrate col supporto logistico delle navi dell’ONG Sea Shepherd. Non è stato trascurato inoltre l’impegno logistico, nella convinzione che disporre di infrastrutture efficienti per i nostri Comandi territoriali fosse fondamentale a supportare lo sforzo operativo; pensate che in un anno circa, al riguardo, sono stati spesi circa 600 mila euro“.
“E poi – prosegue – la salvaguardia della vita in mare che ha visto uomini, donne e mezzi della Capitaneria in prima linea giorno e notte con oltre 100 persone salvate e 40 imbarcazioni assistite. Attività preventiva e di formazione non sono mai mancata: diverse le iniziative con Associazioni, gli Istituti scolastici del territorio e con gli Atenei, nella convinzione che investire in cultura marittima fosse fondamentale per avvicinare le giovani generazioni alle professioni del mare, ed in generale al rispetto dell’ambiente e delle regole sulla sicurezza. Un’esperienza impagabile ed entusiasmante quella di quest’anno che serberò tra i ricordi più cari“, conclude il Comandante Girgenti






